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Non sono servite le oltre 1000 firme raccolte dal gruppo spontaneo soci Coop Campania Felix  per dire NO alla chiusura dell’Ipermercato Coop di via Galatina, e neanche le svariate richieste di chiarimenti inviate ai vertici dell’azienda.

E nessuna risposta ha ottenuto l’onorevole Camilla Sgambato, quale prima firmataria di una interrogazione scritta a risposta in Commissione, rivolta al Ministro dell’Economia e delle Finanze, al Ministro dello Sviluppo Economico, ed al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per chiedere un loro intervento urgente sulla imminente chiusura dei supermercati Coop di Santa Maria CV e Napoli-Arenaccia a seguito del percorso di riorganizzazione ed ottimizzazione dei costi avviato da qualche anno dalla proprietà Unicoop Tirreno.

Sta di fatto che anziché convocare di sua iniziativa e con la massima urgenza un’ assemblea territoriale per informare e sentire i soci della provincia di Caserta, la presidenza Unicoop Tirreno ha respinto ogni richiesta di dialogo con i soci che, a Santa Maria Capua Vetere, in mobilitazione da mesi per scongiurare la chiusura dell’unico store della provincia.

Una chiusura di dialogo e di informazione che sgretola i principi fondanti della più famosa “Coop sei tu” d’Italia.

“L’Unicoop si sta comportando come una qualsiasi impresa commerciale, tradendo palesemente i valori di mutualità e solidarietà propri della cooperazione tra consumatori” ha commentato Oreste Saccone, presidente del gruppo spontaneo soci Coop Campania Felix di Santa Maria Capua Vetere impegnato in queste ore a fronteggiare polemiche anche sul fronte napoletano.

Qualcuno ci accusa di portare avanti solo le istanze del punto vendita di Santa Maria Capua Vetere – si legge sulle pagina Facebook del gruppo spontaneo sammaritano –  È allora rispondiamo:
1) noi nasciamo come movimento soci coop di S. Maria C.V. che ha lo scopo di dire NO alla chiusura;
2) se chiude Santa Maria C.V. tutta la provincia di Caserta non vedrà più sul suo territorio un punto vendita Coop, mentre se chiude Arenaccia, speriamo di no, in provincia di Napoli ci sono altri 2 punti vendita, Afragola e Quarto;
3) se Arenaccia fa il -68% e Santa Maria C.V. fa -2 , da bilancio 2016, è giusto che chiudano tutti e due o lasciare il più virtuoso? Meglio uno che nessuno
4) Unicoop Tirreno, per giustificare le sue scelte, dice che in Campania perde il 70% facendo la somma delle perdite, noi riteniamo che non sia un ragionamento giusto.
Auspichiamo che nessuno dei punti vendita Unicoop d’Italia chiuda è in special modo in Campania a tutela , principalmente, dei posti di lavoro”.