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Marcianise (Ce) – Si ferma fino al 3 aprile prossimo lo stabilimento Jabil di Marcianise, così come previsto dal Decreto Legge del 22 marzo emesso per l’emergenza Coronavirus. Lo comunica in una nota l’azienda dell’elettronica, che da mesi è al centro della cronaca per la vertenza aperta dopo l’annuncio del giugno 2019 di voler licenziare 350 dipendenti su 700 del sito produttivo di Marcianise. Lo stop servirà a riordinare le idee in vista di una ripresa di attività che si preannuncia molto complicata, dal momento che i vertici societari hanno ribadito anche qualche giorno fa la volontà di ricorrere comunque agli esuberi una volta che sarà cessata l’emergenza di questo periodo; nel frattempo hanno richiesto per gli oltre 600 lavoratori dello stabilimento marcianisano la cassa integrazione ordinaria per nove settimane. Dopo il 23 maggio dunque, la Jabil potrà tornare a riattivare la procedura di licenziamento; intanto dei 700 lavoratori in organico nel giugno scorso, oggi le unità in servizio a Marcianise sono 628, visto che oltre 70 addetti hanno accettato in questi mesi l’esodo incentivato proposto dall’azienda. Gli altri hanno risposto picche e aspettano che la Jabil proponga solide aziende del territorio in cui essere ricollocati.