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Di Terra dei Fuochi ce n’è una in ogni regione. Per questo riteniamo che il ministero dell’Ambiente sia centrale per il governo italiano. Ho intenzione di proporre un servitore dello Stato, il generale di Brigata dell’Arma dei Carabinieri Sergio Costa”.

Con queste parole il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, alla fine di febbraio anticipava il primo nome della squadra di governo. E il generale Costa, ieri sera, è stato confermato ministro dell’Ambiente dal nuovo presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha letto il suo nome tra quelli dei responsabili dei dicasteri dell’esecutivo targato Movimento 5 Stelle-Lega.

Il generale Sergio Costa, lo ricordiamo, si è distinto nella lotta contro i reati ambientali e il traffico illecito dei rifiuti. Di concerto con la Direzione Nazionale Antimafia, il suo apporto è stato fondamentale nell’indagine che ha portato alla luce la Terra dei Fuochi, la più grande discarica abusiva d’Europa che occupa un territorio di circa mille chilometri quadrati tra le province di Caserta e Napoli.

Insieme al capo dell’esecutivo e agli altri ministri, Costa giurerà oggi alle 16 al Quirinale alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.