- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Un indennizzo di 600 euro al mese per gli avvocati in difficoltà per l’emergenza Coronavirus, analogamente a quanto previsto dal decreto “Cura Italia” per gli altri lavoratori autonomi.

E’ una delle richieste avanzate dagli avvocati casertani, attraverso le associazioni che li rappresentano, alla Cassa di Previdenza e Assistenza Forense. “Privi di reddito fisso e di altre forme assistenziali o di ammortizzatori sociali – spiega Alberto Martucci, presidente dell’Associazione “Avvocati in Caserta” – gli avvocati vengono privati ora, a causa dell’emergenza Coronavirus, anche dell’unica loro fonte di reddito; di questo passo – prosegue – non avranno lunga vita e con essi le loro famiglie e i loro cari. E’ ora che la Cassa, da sempre finanziata anche ai limiti delle possibilità dei singoli professionisti, intervenga a loro sostegno impegnando, per la sopravvivenza della classe, parte del cospicuo patrimonio accumulato”.

Tra le altre richieste avanzate alla Cassa Forense, “la soppressione delle rate relative al pagamento dei contributi minimi anno 2020 fino alla piena ripresa dell’attività giudiziaria su tutto su tutto il territorio nazionale e comunque per le scadenze di aprile 2020 e giugno 2020”, e la previsione di “una contribuzione minima in misura proporzionale per gli avvocati con reddito inferiore ai 20.000 euro”.