Tempo di lettura: 3 minuti

Sarà Levante a presiedere la giuria del 21° Premio Bianca d’Aponte, il contest interamente dedicato alle cantautrici, che si svolgerà il 24 e 25 ottobre 2025 al Teatro Cimarosa di Aversa. All’artista torinese spetterà anche il compito di interpretare un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice cui la manifestazione è intitolata.

Cantautrice, scrittrice e artista visiva, Levante ha costruito un percorso poliedrico che spazia tra musica e letteratura. Ha pubblicato cinque album, da “Manuale distruzione” (2014) a “Opera Futura” (2023), imponendosi come una delle voci più originali del panorama italiano contemporaneo. In ambito editoriale ha firmato per Rizzoli tre romanzi – “Se non ti vedo non esisti” (2017), “Questa è l’ultima volta che ti dimentico” (2018) e “E questo cuore non mente” (2021) – oltre alla raccolta di poesie “Opera quotidiana” (2024).

Una tradizione di grandi madrine

Prima di Levante, il Premio ha visto alternarsi nomi di grande rilievo come Margherita Vicario, Nina Zilli, Cristina Donà, Simona Molinari, Nada, Irene Grandi, Tosca, Paola Turci, Fausta Vetere, Arisa, Rachele Bastreghi, Petra Magoni, Ginevra Di Marco, Rossana Casale, Chiara Civello, Grazia Di Michele, Elena Ledda, Andrea Mirò, Mariella Nava e Brunella Selo. Una sequenza di madrine che ha contribuito a rafforzare il prestigio di un concorso unico nel suo genere.

Le finaliste del 2025

L’edizione di quest’anno, sotto la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, vedrà sul palco dieci finaliste: Giglio (Martina Giglio) da Torino, Indelicato (Giorgia Maria Indelicato) da Trapani, Lumen (Silvia Demita) da Taranto, Malto (Chiara Ceccatelli) da Siena, Momi (Monica Commisso) da Udine, Nove (Roberta Guerra) da Genova, Claudia Salvini da Arezzo, Micaela Tempesta da Napoli, Testimone (Alessandra Raschetti) dal Canton Ticino e Marta Maria Valerio da Napoli.

Premi e opportunità

Alla vincitrice assoluta andrà una borsa di studio da 1.000 euro, mentre il Premio della Critica “Fausto Mesolella” assegnerà un riconoscimento di 800 euro. La giuria attribuirà inoltre targhe al miglior testo – dedicata a Oscar Avogadro – alla migliore musica e alla migliore interpretazione, affiancate da ulteriori riconoscimenti messi in palio da enti e associazioni vicine al Premio. Le finaliste avranno anche l’opportunità di esibirsi in vari appuntamenti in Italia e all’estero: è già stata annunciata per il 2026 una tappa a Praga, presso l’Istituto Italiano di Cultura.

Un progetto sostenuto dalle istituzioni

Il Premio Bianca d’Aponte è organizzato dall’Associazione Bianca d’Aponte, con la collaborazione di ReteDoc e il sostegno di NuovoImaie, che nella scorsa edizione ha garantito un contributo di 10.000 euro alla vincitrice Valentina Lupi per la realizzazione di un tour di cinque date. Un supporto che conferma il valore di un’iniziativa capace di promuovere e dare spazio a nuove voci femminili della musica italiana.