Nuovi impianti produttivi, potenziamento delle infrastrutture logistiche e implementazione di tecnologie all’avanguardia per la valorizzazione dei rifiuti di imballaggi: è questo il cuore del piano di investimenti che D&D Holding, gruppo industriale integrato leader nell’economia circolare, attivo dal 2009 nel coordinamento di tre società partecipate specializzate nella logistica e nel trattamento e recupero di rifiuti (TD Logistic, SRI – Sorting Recycling Industries e Giotto Circular), ha presentato oggi per il biennio 2025/2026. Con un investimento complessivo di oltre 15 milioni di euro, il Gruppo conferma il ruolo di primo piano nella transizione ecologica, puntando su innovazione impiantistica e piena circolarità produttiva attraverso tre direzioni di sviluppo strategico:
1. la creazione di nuove linee di valorizzazione dei rifiuti di imballaggi di carta e cartone
2. il potenziamento delle attività di riciclo del PET
3. la creazione di un impianto per il trattamento e la trasformazione degli scarti di produzione in CSS (Combustibile Solido Secondario), arrivando all’obiettivo scarto 0.
Grazie a un investimento di 8 milioni di euro, è in corso il potenziamento delle attività di riciclo di PET food-grade che prevede l’ammodernamento della linea di riciclo e la realizzazione di due nuove aree di stoccaggio. Il progetto mira alla produzione di granulo in resina rPET food-grade, utilizzabile nel settore alimentare e farmaceutico, in linea con l’evoluzione della normativa europea. Già in fase avanzata le trattative con importanti player del settore beverage, per la fornitura di granulo RPET food grade.
Sono in via di completamento i lavori per la realizzazione del nuovo impianto automatizzato per la selezione e produzione di MPS (Materia Prima Seconda) cellulosica di alta qualità. L’impianto, operativo da giugno 2025, darà nuova vita agli scarti derivati dalla raccolta urbana, industriale e commerciale di rifiuti di matrice cellulosica.
Il Gruppo realizzerà infine un impianto per il trattamento e la valorizzazione dei propri scarti di produzione, puntando a produrre 45.000 tonnellate annue di CSS (Combustibile Solido Secondario) di alta qualità, destinato al riciclo chimico. Un’iniziativa che chiude il cerchio della filiera industriale, riducendo la dipendenza da società esterne di smaltimento dei flussi di scarto e aumentando l’autosufficienza produttiva.