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Di Carlo Tarallo

Napoli – Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, si è recato pochi minuti fa presso la Questura di Napoli per denunciare l’aggressione subita sabato scorso, quando alcuni facinorosi, quattro o cinque persone, hanno teso un agguato al governatore, durante una visita ad Aversa, in provincia di Caserta. Un sacchetto della spazzatura ha colpito De Luca alla testa. Solo l’intervento dei suoi collaboratori, tra i quali capo staff del governatore, Bruno Cesario, e il portavoce, Paolo Russo, ha evitato che De Luca potesse essere colpito altre volte. Il presidente della De Luca si era recato nella città per la firma del Pics (Programmi Integrati Città Sostenibili). Sulla pagina Facebook di Stop Biocidio è apparsa la rivendicazione, con la minaccia di altre azioni.

Ho presentato una denuncia – racconta il governatore ai microfoni dell’Ansa – perche’ non si e’ trattato di una protesta, ma di un atto di squadrismo, di delinquenza, un tentativo di aggressione da parte di chi non ha detto niente per 20 anni e che quando bonifichiamo le discariche della Terra dei Fuochi viene a protestare“.

Il fatto che protestino – continua De Luca – fa riflettere, perchè noi siamo impegnati in un corpo a corpo nella Terra dei Fuochi contro la camorra. Questi giovanotti sono venuti per un’aggressione squadristica, c’era una signora che aveva lo stesso cartello che aveva esposto due anni fa a Pozzuoli in un’altra aggressione nei miei confronti. Bisogna sapere che siamo in guerra per cancellare dalla terra dei fuochi la camorra e contrastare la demagogia, parlo di chi se non fa demagogia non sa che fare, perde il lavoro“.

Noi siamo per il rigore scientifico – conclude De Luca –  le valutazioni le fanno i medici, il registro tumori, non i guardamacchine. Quindi lotta a fondo quando si parla di problemi sanitari per avere una posizione di civilta’, senza demagogia“.