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Caserta – Venticinque testimonianze scritte da docenti, magistrati, avvocati, sindaci, medici e giornalisti, ambientalisti e tecnici ma anche sacerdoti e volontari, scout e teologi, per ricordare con poche righe l’impegno e il sacrificio di don Peppe Diana, il sacerdote ucciso da un killer del clan dei Casalesi il 19 marzo del 1994. Tutto raccolto in un libro non destinato alla vendita, intitolato “Frammenti di memoria” (edito da Marotta&Cafiero), che sarà presentato oggi a Casal di Principe (Caserta) nel bene confiscato denominato Casa don Diana, nel corso di un evento cui parteciperanno i magistrati anticamorra Antonello Ardituro e Giovanni Conzo, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, l’attore Giovanni Granatina, il testimone di giustizia Augusto Di Meo, che vide il killer Peppe Quadrano uccidere don Diana; ci sarà poi una delegazione di compagni di seminario di don Giuseppe Diana provenienti dalla Puglia, e docenti di Casal di Principe. Il testo è stato commissionato in occasione del 25esimo anniversario della morte del prete, che è caduto il 19 marzo scorso, ed è stato ultimato di recente. Nel libro, realizzato con il contributo di Fondazione Polis, si leggono gli interventi di 52 persone che hanno scritto e che hanno parlato di don Diana. Durante l’evento verrà ricordata anche la madre di don Peppe, per tutti “mamma Jolanda“, morta pochi giorni fa; a tutti i soci del Comitato don Peppe Diana, sarà donato un albero di leccio da piantare presso ogni sede associativa.