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E’ stato arrestato dalla Polizia, su disposizione della magistratura di Santa Maria Capua Vetere, il 29enne Francesco Plumitallo, che stamattina ha strangolato in casa a Capodrise (Caserta) la madre, la 54enne Patrizia Lombardi Vella, ed ha poi avvisato il 113 di ciò che aveva fatto. Portato in Commissariato, è stato interrogato dal pubblico ministero Giacomo Urbano che ne ha disposto l’accompagnamento al carcere di Santa Maria Capua Vetere per omicidio volontario. Negli uffici del Commissariato, il 29enne, in lacrime, ha spiegato di aver ucciso la madre in seguito ad un raptus e ad un profondo stato di confusione mentale, che gli era stato provocato dalla circostanza di non aver preso le medicine prescritte dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl da un psichiatra di Marcianise presso cui è in cura. “Non ho capito più nulla, sono pentito” ha detto il giovane. Plumitallo (difeso dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo) ha anche ammesso di aver avuto in passato gravi problemi di tossicodipendenza, ma di esserne uscito. Sembra che a provocare la reazione del giovane sia stata la richiesta della madre di prendere le medicine, cui il 29enne ha risposto picche. Non è emerso al momento che ci sia stata una lite tra madre e figlio come accaduto altre volte, ma di certo il 29enne ha colto di sorpresa la madre, forse alle spalle, strangolandola. La donna era la sorella di don Gianni Vella, vicario generale della Diocesi di Caserta. Don Gianni, appena avuta la notizia, è andato sul posto, in via Santa Maria Degli Angeli. Il prelato, dicono alcune persone che gli sono vicine, è sotto choc. 

Donna strangolata nel Casertano, il figlio in Commissariato