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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa di Angelo Di Costanzo, candidato alla presidenza della Provincia di Caserta per il centrodestra, dopo il voto che si è svolto nella giornata di ieri 27 giugno. Il  candidato ha commentato  i risultati delle recenti elezioni provinciali di secondo livello, sottolineando come la sua campagna abbia dimostrato la solidità del suo radicamento territoriale e l’affetto di numerosi amministratori locali che, nonostante le difficoltà, hanno scelto di sostenerlo. “Con circa 180 voti su 1150 voti validi , circa il 15% dei consensi espressi, Di Costanzo si è confermato come una figura di riferimento per una parte consistente dei consiglieri e sindaci che compongono l’elettorato delle provinciali. Un dato che, secondo il candidato, rappresenta un importante segno di fiducia e radicamento nel territorio, un patrimonio che continuerà a essere messo a disposizione della coalizione di centrodestra. Con una concorrenza agguerrita, quella dei Moderati di Giovanni Zannini, di Forza Italia e di una parte di Fratelli d’Italia ,la cui vittoria era scontata fin dall’inizio, e della coalizione di centrosinistra, che univa forze politiche ampie come il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e AVS, il risultato della competizione era già delineato.”

Poi ha aggiunto. “Nonostante la sconfitta, il mio gruppo ha dimostrato una forza che va oltre i numeri. Questo è un segno che il nostro impegno per il territorio è sentito e apprezzato. Nonostante tutto, questo risultato è un segno di speranza e di impegno che non si ferma”. Di Costanzo  ha poi rinnovato la critica all’attuale organizzazione elettorale e amministrativa delle Province, rimarcando come queste istituzioni siano ancora “incompiute” e non abbiano mai trovato una piena realizzazione dopo la riforma Del Rio: ” “Il sistema elettorale delle Province è uno degli aspetti più criticati della politica italiana. Il meccanismo che regola queste elezioni contribuisce ad alimentare la sfiducia degli elettori, accentuando il distacco tra i cittadini e i partiti politici. La politica locale e regionale è sempre più lontana dalle necessità dei territori e delle persone, e questo si riflette direttamente nelle urne. Questo sistema elettorale e amministrativo non fa altro che allontanare i cittadini dalla politica. Le Province sono Enti ‘incompiuti’ e l’incapacità di realizzare una riforma seria e utile, che sappia restituire alle istituzioni provinciali una vera autonomia, rende sempre più difficile il dialogo tra politica e amministrazione. Nonostante le difficoltà, io sono convinto che il nostro impegno per il futuro della provincia e per una politica vicina ai cittadini non finisca qui”.

Inoltre il candidato ha voluto augurare buon lavoro al nuovo Presidente della Provincia Anacleto Colombiano: “gli auguro un proficuo lavoro. Ringrazio i tanti amministratori che mi hanno sostenuto col cuore pur sapendo di partecipare ad una competizione dove l’esito era scontato”