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Napoli – Dopo la condanna all’ergastolo per cuoco della Marina, Ciro Guarente, per l’omicidio di Vincenzo Ruggiero, attivista gay di Parete, ucciso in un appartamento di Aversa, fatto a pezzi e sciolto nell’acido in un garage di Ponticelli, arriva anche quella di Francesco De Turris, complice nell’efferato delitto. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso e ha confermato la condanna all’ergastolo emessa dal Tribunale di Napoli. De Turris, secondo la ricostruzione, avrebbe fornito l’arma con la quale è stato ucciso Ruggiero. Ciro Guarente, come si ricorda, si presentò nell’appartamento di Vincenzo Ruggiero, convivente, in quel periodo, con la fidanzata dello stesso Guarente. Un incontro per un chiarimento che si trasformò in lite e infine la tragedia.