“Esprimo il mio più profondo dolore e la mia vicinanza alle famiglie di Antonio, Ciro e Pasquale, anche a nome delle Chiese di Capua e di Caserta. Dinanzi a tragedie come questa non basta il cordoglio, ma è necessario esprimere con forza la nostra indignazione”. Il Vescovo Pietro Lagnese interviene con parole forti sul tragico incidente sul lavoro avvenuto ieri a Marcianise, all’azienda di trattamento rifiuti Ecopartenope. “Ogni volta che muore qualcuno sul posto di lavoro – aggiunge il Vescovo – diciamo: ‘basta, non deve succedere più!’. Invece, purtroppo gli incidenti e le morti si ripetono, e con grande frequenza. Non si può accettare che la mattina si esca per guadagnare il pane per sé e per i propri cari, per poi non fare più ritorno a casa, a causa di un infortunio sul lavoro! A volte – diceva Papa Francesco – ‘sembra di sentire un bollettino di guerra’. E aggiungeva che ‘la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi!'” Per Lagnese, “ogni incidente mortale sul lavoro è una sconfitta per la società nel suo complesso perché segna una lacerazione profonda sia in chi ne subisce gli effetti diretti – come la famiglia e i colleghi di lavoro – sia nella collettività. Per sconfiggere questo male è richiesto un approccio integrale da parte di tutti i soggetti in campo: vanno realizzati interventi di sistema sia a carattere statale, sia a livello aziendale. È fondamentale investire sulla formazione dei lavoratori e dei datori di lavoro; è importante che lo Stato metta in atto controlli più attenti, che diventino uno stimolo alla prevenzione degli infortuni. La sicurezza per le aziende non può essere considerata un costo, ma un investimento, perché tutela la vita umana che è il dono più prezioso che Dio Padre ha voluto farci”.
Esplosione in un’azienda di rifiuti, Vescovo: “Bisogna indignarsi”

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