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Dopo essere stato arrestato e condannato come avvocato al servizio della camorra, da qualche mese ha iniziato a rilasciare dichiarazioni alla magistratura, e il 30 ottobre prossimo si troverà di fronte proprio quel boss di cui aveva così tanta paura da diventarne un fedele messaggero. L’ex avvocato Girolamo Casella testimonierà infatti al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) nel processo in cui sono imputati il capo dell’ala stragista dei Casalesi, Giuseppe Setola, di cui Casella in  passato era il legale, e l’oculista di Pavia Aldo Fronterrè; il camorrista risponde di simulazione di reato, il secondo delle ben più gravi condotte di concorso esterno in associazione camorristica e false attestazioni all’autorità giudiziaria. E’ stato il collegio presieduto da Loredana Di Girolamo ad ammettere le nuove richieste probatorie del pm Alessandro Milita, che ha poi depositato un verbale di 9 pagine, carico di omissis, con le dichiarazioni rese qualche mese da Casella. I fatti riguardano le presunte false certificazioni mediche che, nel 2008, permisero a Setola di ottenere gli arresti domiciliari in un’abitazione nei pressi della clinica Maugeri di Pavia dove si sarebbe dovuto curare; il 18 aprile dello stesso anno, però, Setola evase dalla clinica, dando inizio alla stagione del terrore nel Casertano che causò 18 morti, tra cui i sei immigrati africani uccisi nella strage di Castel Volturno. Per quelle vicende, nel dicembre 2012 finirono in manette proprio Casella, che ha scelto il rito abbreviato venendone condannato definitivamente, e l’oculista lombardo Fronterrè, che ha scelto il rito ordinario, e che per la Dda di Napoli avrebbe falsificato i certificati medici facendo così ottenere i domiciliari a Setola, che poi evase.