- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – Nascerà la fattoria sociale “Meta” sui fondi confiscati a Santa Maria La Fossa (Caserta) ai boss dei Casalesi Francesco Schiavone detto “Cicciariello”, cugino del capoclan omonimo noto come “Sandokan”, e Aniello Bidognetti, figlio dell’altro capo Francesco Bidognetti detto “Cicciotto e mezzanotte”. Una volta quei fondi ospitavano un grosso allevamento bufalino e coltivazioni varie. Il Ministero dell’Interno ha infatti finanziato il progetto di ri-funzionalizzazione dei fondi per un totale di quasi 1,5 milioni di euro (1,4, ndr), nell’ambito del PON Legalità 2014-2020. L’intero complesso agricolo di 5 ettari, in completo stato di disuso e abbandonato, fu assegnato nell’anno 2011 con un bando pubblico indetto da Agrorinasce, consorzio di comuni che amministra beni confiscati alla camorra, all’Associazione Nero e non solo Onlus, che svolge attività di servizio a favore degli immigrati e rifugiati. Nel corso degli anni l’Associazione Nero e Non solo ha avviato i terreni agricoli alla coltivazione di grano, canapa ed altri prodotti agricoli e, negli ultimi anni, ha avviato un allevamento di elicicoltura per il solo fine alimentare. Nel complesso agricolo sono stati realizzati diversi campi di lavoro volontario, realizzati in collaborazione con la CGIL Caserta e l’ARCI, che hanno certamente migliorato il complesso agricolo, ma nulla potevano per la demolizione di locali divenuti ormai completamente inagibili.

Agrorinasce, d’intesa con il Comune di Santa Maria La Fossa, ha deciso così di utilizzare il progetto denominato “Mosaico Vegetale”, per valorizzare il complesso agricolo; si tratta di un progetto vincitore del concorso internazionale denominato “Dal degrado alla bellezza” bandito da Agrorinasce sempre nell’anno 2011. “L’intervento proposto – dichiara l’Amministratore Delegato di Agrorinasce Giovanni Allucciva proprio nella direzione di realizzare un progetto di accoglienza e di integrazione lavorativa degli immigrati regolari, come già avviene in molte imprese agricole e di allevamento del territorio, creando armonia tra i lavoratori italiani e stranieri e realizzando prodotti alimentari di eccellenza”. “Il progetto – dichiara soddisfatto il Sindaco di S. Maria La Fossa, Antonio Papaè una nuova sfida per l’intera nostra comunità. L’idea dello studio di architettura Centola e Associati di realizzare la facciata della Fattoria con la coltivazione verticale di ortaggi e fiori con 2.700 vasetti, quanti sono gli abitanti del Comune, è il segno tangibile di un bene che è ritornato ad essere di tutti noi fossatari. Continuiamo orgogliosi insieme ad Agrorinasce nella nostra opera di riqualificazione del territorio”.