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Caserta – Tanti i lavoratori che sono intervenuti all’assemblea sindacale promossa dalla Fiadel Caserta, circa 40 lavoratori che hanno scelto di partecipare alle due ore di riunione, dalle ore 06:00 alle ore 08:00, nei prossimi giorni annunceremo la data in cui sarà realizzato lo sciopero. Due ore in cui sono stati trattati diversi argomenti, da quello più sentito, relativo al mancato riconoscimento del saldo della 14° mensilità, pagamento sospeso da più di un anno, e che ha rappresentato fin dall’inizio una disposizione ignobile e discriminatoria, in quanto, fu elargito sui cantieri di Grazzanise e S. Maria La Fossa, Comuni che compongono il mini ambito, di cui, tanti politici ne parlano ma nessuno se ne occupa seriamente.

Altro grave atto, di natura fiscale, è stato compiuto quando l’azienda consegno i CUD relativi ai redditi conseguiti nell’anno 2017, contabilizzando all’intero anche il pagamento mai avvenuto della 14° mensilità relativo all’anno 2017/2018. L’azienda, facendosi assistere da un legale, giustifica questo inadempimento contrattuale, attraverso delle lettere ricevute in questi giorni, dai contenuti e dai toni nettamente sconnessi dalla realtà e prive di ogni fondamento e riferimento normativo, affermando che la stessa è in fase di concordato per cui i crediti pregressi sono congelati alla data di presentazione del piano di concordato preventivo, ovviamente siamo di diverso avviso, e nei prossimi giorni faremo valere le nostre ragioni, in quanto la Falzarano, pur essendo in concordato preventivo è in continuità per cui potrebbe riconoscere i crediti pregressi ai lavoratori, senza rischiare alcunché, principi espressi anche dalla Corte D’Appello di Napoli, con una sentenza che risale al 2016, secondo la quale il pagamento delle retribuzioni, sebbene in difetto di autorizzazione preventiva, non è meritevole della sanzione pronunciata dal Tribunale; questo perché deve considerarsi privo di carattere fraudolento, trattandosi di atto di amministrazione non pregiudizievole per il patrimonio sociale e per la par condicio creditorum.

Insomma, la vertenza in atto, sembra sia destinata a proseguire ancora a lungo, perché i lavoratori ci chiedono un adeguato intervento per il recupero di istituti contrattuali previsti dal contratto di categoria, assegni di mantenimento trattenuti in busta paga e non elargiti ai legittimi destinatari, ristabilire un clima di legalità in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, fare definitivamente chiarezza sul personale utilizzato ambiguamente dall’azienda, ecc…

Riteniamo, infine, che il braccio di ferro tra azienda e lavoratori, si rifletterà inevitabilmente
sul servizio producendo significativi disagi ai cittadini Capuani, ai quali chiediamo di comprendere le ragioni che hanno spinto al conflitto.