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Mondragone (Ce) – Completate oggi le operazioni per rimuovere il GAC (Gruppo di Azione Costiera), manufatto che sarebbe dovuto servire come approdo dei pescatori.

“I cittadini e i turisti hanno riguadagnato la piena visuale del nostro splendido mare – ha commentato il sindaco Virgilio Pacifico – e ciò grazie ai contenuti della Determinazione Comunale del 6 Luglio scorso. Mondragone si libera così di un manufatto che ha deturpato l’intera area, pericoloso e sporco, incompleto perché allo stato non coperto da alcuna fonte di  finanziamento”.

Poi il sindaco Pacifico entra nei dettagli dell’operazione e spiega: “La sola messa in sicurezza dello stato dei luoghi, ci è costata 5.851, 52 euro nel 2016 e 4.554,10 euro nel 2017, per un totale di più di 10 mila euro in due anni. Altri 5.000 euro li avremmo dovuti spendere nel 2018 per arrivare a 15 mila euro praticamente buttati al vento. La nostra amministrazione, con una spesa di soli 3.000 (in danno peraltro della ditta Martino che si è rifiutata di ottemperare all’ordinanza emessa dall’ufficio), ha ridato dignità all’area rimuovendo il manufatto, e provvedendo ad una puntuale catalogazione e messa in custodia di tutti gli elementi ferrosi e costitutivi delle parti esterne del Gac presso locali comunali, ciò in attesa della definizione  del contenzioso in essere. Va infatti ricordato che durante la scorsa amministrazione il finanziamento comunitario veniva revocato perché l’opera pubblica non era stata completata entro il termine perentorio del 31.12.2015. Un ritardo assurdo che sembra aver definitivamente pregiudicato la originaria fonte di finanziamento. Su questa vicenda finita nelle aule di giustizia deciderà presto il tribunale, ma le argomentazioni addotte dal legale incaricato dalla precedente amministrazione sembrano difficilmente accoglibili. Se il finanziamento dovesse essere definitivamente perso (come sembra ai più) immediatamente dopo sarà rimossa anche la platea in cemento. Nel frattempo, Mondragone si riappropria di un area che era diventata in pochi anni simbolo di degrado ed abbandono. In futuro mai più dovrà accadere che un finanziamento pubblico possa essere revocato per  assurde colpe amministrative”.