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Dopo l’approvazione in Consiglio Regionale della Proposta di Legge “Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari”, che ha consentito l’adozione di una legge importante per tutti i cittadini che subiscono direttamente o indirettamente i danni causati dalle patologie legate al gioco d’azzardo, i sindaci si incontreranno per continuare a monitorare il fenomeno.

L’occasione di confronto è data dal ‘Tavolo permanente Gioco d’azzardo’ promosso dal Comitato Don Diana insieme al coordinamento regionale della Campagna Mettiamoci in Gioco, alla Caritas Diocesana di Aversa ed in collaborazione con Avviso Pubblico. L’iniziativa che si terrà presso l’Aula Consiliare del Comune di Aversa, il 3 marzo (alle ore 11), avverrà grazie alla competenza dell’associazione Avviso Pubblico e del Coordinamento Regionale Campano “Mettiamoci in gioco”, patrocinata anche dal Comune di Casal di Principe. L’obiettivo è arrivare all’adozione di un regolamento sovracomunale e si punta anche a promuovere il marchio “no slot” per gli esercenti che decidono di aderire alla prevenzione. L’app denominata Smart che serve a monitorare orari di funzionamento delle slot e quindi i volumi di gioco è stata accolta dal comune di Aversa e Cesa.  

Sebbene dal 2012 sia in vigore la legge che vieta ai minori di 18 anni di accedere a giochi con vincita in denaro, al 62% dei minori, secondo i dati della campagna Mettiamoci in gioco, non viene mai chiesto il documento per verificare l’età. I danni provocati sono alla base della maggior parte dei casi di disagio sociale ed economico, di povertà e di diffusa illegalità. Ad Aversa, secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane, nell’ultimo anno sono stati giocati oltre 114 milioni di euro, con una perdita di 26 milioni complessivi e una spesa procapite calcolando anche i bambini appena nati, di 2.177 euro all’anno. (I dati derivano dall’ Agenzia Dogane Monopoli aggiornato al 13 giugno 2019). Non va meglio a Casal di Principe con una spesa di oltre 43milioni euro e perdite per 10milioni di euro e a Castel Volturno con un ammontare di quasi 41 milioni e perdite da parte dei giocatori di 9milioni di euro. Picchi di giocato anche a Mondragone che raggiunge i 33 milioni di euro. Impressionante è il dato che riguarda Teverola con 45milioni di giocato ed una spesa procapite di oltre 3mila euro

L’appuntamento rientra nel percorso verso il 19 marzo 202026esimo anniversario dell’uccisione di don Peppe Diana.