Il progetto è stato realizzato in collaborazione, tra gli altri, con la Caritas Diocesana di Caserta, il Centro Sociale “Ex Canapificio”, il Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta. La mostra è parte inoltre di “Esserci per cambiare il nostro quartiere”, progetto ideato dall’Istituto Tecnico Statale “M. Buonarroti” di Caserta e Museo “Michelangelo”, finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, “Scatto dopo scatto – dice Gian Luca Castaldi della Caritas Diocesana – le immagini ci prendono per mano e ci portano oltre lo specchio rotto di tutto un sistema di produzione agroalimentare economicamente malato, fondato su manodopera a basso costo e nei quali vivono (o meglio sopravvivono) uomini e donne con tanto da dire e molto da raccontare”.
Partner istituzionali sono il Comune di Caserta, la Parrocchia Buon Pastore, la Parrocchia San Pietro in Cattedra, il gruppo scout Caserta 4 AGESCI, l’Associazione Culturale “Francesco Durante”, l’impresa creativa “BoomWebAgency”.