Tempo di lettura: 3 minuti

Nei giorni scorsi, la Guardia di Finanza – Comandi Provinciali di Salerno e Caserta, con l’ausilio dell’A.D.M. – Direzione Territoriale di Napoli, ha dato esecuzione a un decreto di perquisizione e sequestro d’urgenza, su delega di questa Procura della Repubblica, nei confronti di numerose persone fisiche e giuridiche, finalizzati al sequestro diretto e per equivalente di oltre € 54 milioni di euro. L’attività d’indagine, condotta dalle Compagnie di Scafati e Marcianise sotto la direzione di questa Procura della Repubblica, ha consentito di disvelare – sebbene nella fase embrionale delle indagini preliminari – la presenza di un’associazione per delinquere composta da otto soggetti, la quale, attraverso una società di capitali formalmente attiva nel settore della rivendita di generi di Monopolio, con sede nella provincia di Caserta, a partire dal 2021 acquistava presso un distributore ufficialmente autorizzato – ingenti quantitativi di prodotti da fumo, per un valore commerciale complessivo superiore a 53 Milioni di Euro. I prodotti così acquisiti sono stati illecitamente ceduti a soggetti terzi, senza alcuna documentazione idonea a garantirne la tracciabilità, in violazione delle normative in materia di accise, fiscalità e circolazione dei generi di monopolio.
Tali cessioni non documentate hanno coinvolto rivendite e titolari di patentini dislocati sul territorio delle province di Caserta, Napoli e Salerno. Le operazioni sono state realizzate al di fuori di ogni circuito ufficiale, con l’effetto di sottrarre all’imposizione tributaria gli utili derivanti dalle transazioni, in particolare l’aggio commerciale sulle vendite, stimato in oltre 5,3 milioni di euro.
Inoltre, la società gestita dal sodalizio ha omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali
obbligatorie per la maggior parte dei periodi di imposta, in violazione degli obblighi previsti dalla normativa in materia di imposte dirette e imposta sul valore aggiunto, determinando un ingente danno erariale e generando un ulteriore profitto illecito.
I proventi così conseguiti sono stati successivamente reimpiegati per il finanziamento e la
prosecuzione delle medesime condotte delittuose nonché destinati ad operazioni di acquisizione di ulteriori soggetti economici, con finalità elusive e riconducibili alla condotta di autoriciclaggio.
In esito alle preliminari investigazioni condotte, sono stati disposti d’urgenza ed eseguiti
provvedimenti di perquisizione e di sequestro diretto e per equivalente finalizzati a ricercare ulteriori elementi utili alle indagini e ad apprendere disponibilità finanziarie, mobiliari e immobiliari fino a concorrenza di un valore superiore ai 54 milioni di euro.
Successivamente, i provvedimenti ablatori d’urgenza sono stati convalidati dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
si trova nella fase delle che gli odierni Si precisa che il procedimento indagini preliminari,
indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva che il provvedimento cautelare reale è stato emesso in assenza di contraddittorio e che il Giudice della fase processuale potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.