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Caserta – Nessuna parola, commento, considerazione, meriterebbe l’immagine arrivata dalla Sala del Trono della Reggia con tanto di data 6 maggio, prima domenica gratuita del mese che al monumento portò oltre 18 mila persone.

La foto riprende il vano di una delle finestre della stanza museale del monumento, lì dove ci si affaccia sui “campetti” di Piazza Carlo III e dove qualcuno ha lasciato le sue feci accuratamente nascoste dietro i portelloni oscuranti della finestra.

Complice la calca, la presenza di un unico addetto alla vigilanza degli spazi, e la prospettiva di attendere ore di fila prima di raggiungere la più vicina destinazione WC, hanno offerto il fianco ad uno dei gesti più offensivi che, forse, il monumento  abbia mai meritato.

E se episodi simili non rappresentano una novità tra gli spazi verdi del Parco vanvitelliano, troppo spesso ridotti a latrine dall’inciviltà, dal mancato funzionamento dei bagni pubblici, e dalla facilità di nascondersi tra gli anfratti, risulta difficile costatare che i numeri record di accessi registrati al monumento significhino anche questo.

“Anche” perché di certo i numeri di visitatori alla Reggia hanno già più volte rimarcato i limiti di iniziative tese a battere cassa a fronte di sistemi di sicurezza e tutela del monumento fallaci e per efficacia reale di avvicinare il pubblico al godimento dell’arte.

Lo attestano i reclami, i post sui social, e le segnalazioni che piovono sulla Reggia ad ogni appuntamento con le aperture “di massa”, dove per massa si intende folla, assembramenti, disordine.

E mentre si discute sulla validità o meno delle aperture gratuite dei monumenti voluti dal Mibact di Franceschini per avvicinare quanto più pubblico possibile ai beni Culturali d’Italia, oggi merita riflessione una considerazione: perché si è disposti a prenotare e ad aspettare il proprio turno per un accertamento medico o per godere di un buon ristorante, mentre alla Reggia i numeri di capienza massima previsti dai piani di sicurezza continuano a cozzare con la reale capacità del monumento di tutelarsi e offrirsi al godimento nella sua dignità?

Riflessioni che, si spera, domani arrivino sul tavolo della conferenza stampa indetta dal Direttore della Reggia Mauro Felicori per  presentare il progetto “Martedì in Reggia” che prevede l’avvio di un ciclo di aperture straordinarie alla Reggia anche nei martedì di chiusura settimanale del Monumento.