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Caserta –  E’ stato dimesso dall’ospedale napoletano Cardarelli il 19enne richiedente asilo gambiano Alagiee Bobb, ferito il 10 novembre scorso con un colpo di pistola in bocca da uno dei gestori del Centro Temporaneo di Accoglienza in cui era ospitato, a Gricignano d’Aversa, nel Casertano.

L’aggressore, il 43enne Carmine Della Gatta, è tuttora ai domiciliari con l’accusa di tentato omicidio dopo aver trascorso qualche giorno in carcere. Il giovane gambiano, la cui richiesta di asilo è stata rigettata, è stato trasferito con il via libera della prefettura in una struttura del capoluogo Caserta, dove però non ha alcuna assistenza medica, nonostante abbia tuttora un proiettile conficcato in gola e riesca a malapena a mangiare liquidi e a biascicare le parole.

Prima di essere dimesso Alagiee ha avuto anche il tempo di raccontare per la prima volta ai carabinieri quanto accaduto la sera del 10 novembre; filtra poco circa il contenuto della testimonianza, ma sembra che il giovane abbia confermato la versione già riferita da altri testimoni, soprattutto richiedenti asilo, che hanno parlato di una vera e propria esecuzione da parte di Della Gatta, che, avrebbe prima colpito Bobb con il calcio della pistola per poi sparargli in bocca. Una versione smentita dall’italiano, che ha sempre raccontato di aver sparato per difesa dopo che Bobb aveva dato fuoco alla sua stanza all’interno del centro di accoglienza colpendolo con una pietra allo zigomo.

Sulla vicenda indaga la Procura della Repubblica di Napoli Nord (sostituto Rossana Esposito). Negli ultimi giorni il giovane immigrato si è ritrovato però, suo malgrado, al centro di un caso di “assistenza sanitaria” piuttosto spinoso, visto che l’ospedale napoletano Cardarelli, in cui Alagiee è rimasto ricoverato dal giorno del ferimento, lo aveva già dimesso martedì 28 novembre; il 19enne però non se ne volle andare, e grazie alla protesta dei suoi legali Hillary Sedu e Antonella Marfella, è stato riammesso nel reparto in cui era stato per giorni, quello di chirurgia maxillo-facciale.

Ieri però, giorno di festa per l’Immacolata, dalla direzione del nosocomio napoletano è arrivato l’ordine perentorio di dimettere Alagiee. “Hanno preso questa decisione – spiega la Marfella – senza neanche preoccuparsi dove trasferire Alagiee. Come se volessero togliersi un peso. Eppure Alagiee ha bisogno di parecchie mediche. Menomale che in questi giorni in cui è stato al Cardarelli, tantissime persone hanno mostrato grande sensibilità portandoci in dono vestiti e altri oggetti. Alagiee è infatti arrivato in ospedale con pochi indumenti e non aveva alcun vestito per proteggersi dal freddo”.

Per l’avvocato Sedu, che segue Alagiee anche sul fronte dell’indagine penale: “Bobb dà fastidio e in molti vogliono quasi dimenticare la sua vicenda. Forse perché richiama l’attenzione su aspetti poco noti, come gli standard di accoglienza nei centri in cui vengono ospitati i migranti, che ricevono sostanziosi fondi pubblici”.