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Cancello e Arnone (Ce) – Potrebbe essere un un atto intimidatorio l’incendio di sterpaglie che ha coinvolto due notti fa un tubo per l’irrigazione all’interno di un terreno confiscato a Cancello e Arnone, nel Casertano. Lo denuncia la Cgil di Caserta, che domani, 20 luglio, ha organizzato insieme alla Flai presso un altro bene confiscato, la Casa di Alice a Castel Volturno, una manifestazione di solidarietà. Il terreno dove è avvenuto l’incendio, che ha un’estensione di circa 10 ettari, è gestito dalla cooperativa La Buona Terra. “L’incendio doloso dell’impianto di irrigazione – scrive la Cgil in una nota a firma della segretaria Camla Bernabeiè un messaggio chiaro delle organizzazione malavitose: una intimidazione contro chi si adopera ogni giorni per la legalità e l’inclusione”.

Per i Carabinieri di Casal di Principe che hanno raccolto la denuncia, la matrice dolosa non è da escludere ma neanche così certa, visto che sul posto non sono stati trovati inneschi o tracce di benzina o altro liquido infiammabile, e inoltre l’ampiezza del rogo è molto limitata, poco più di 10 metri quadrati a fronte di un terreno molto esteso; le fiamme non hanno danneggiato il raccolto, ma solo un tubo il cui valore è di poche decine di euro. “Cgil, Flai e Spi di Caserta – afferma la Bernabei – confermano l’impegno del sindacato per la legalità e contro la mafia, cancro del nostro paese che cresce nell’indifferenza e nella connivenza e che impedisce un vero e sano sviluppo della nostra terra. C’è bisogno di dare un chiaro segnale a chi crede di poter impedire che nei nostri territori nascano e crescano iniziative nel segno della legalità. Non ci faremo intimidire” conclude la sindacalista.