- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Cellole (Ce) – Una notizia tremenda che ha toccato le comunità delle persone coinvolte: l’impatto di ieri sera, lungo la Domiziana, nel territorio di Cellole ha avuto uno strascico tragico per una persona che ha perso la vita nel suo primo giorno di uscita dopo il Covid-19. Giuseppe Battista, 46enne originario di San Marcellino, da anni ospite della comunità di alloggio ‘Mickey Mouse’ di Mondragone aveva accettato di seguire la sua famiglia per mangiare un gelato sul litorale laziale, un destino crudele per una persona fragile, Giuseppe era affetto da minoranze psicofisiche, che voleva godersi un momento di libertà dopo un anno e più di privazioni e restrizioni. Un destino che l’ha portato a un finale beffardo e ingiusto, incastrato nelle lamiere della Golf insieme alla sorella, al cognato e alla nipotina di sei anni, questi ultimi residenti a San Cipriano d’Aversa. Il desiderio di Giuseppe si è fermato dopo l’impatto con la Fiat Scudo sulla quale c’erano tre operai edili, di età tra i 30 e i 40 anni, di Trentola Ducenta, trasportati, poi, negli ospedali di Aversa e Castel Volturno.

Un morto e sei feriti, un bilancio da far tremare le gambe. Persone che avevano, probabilmente finito di lavorare e chi, invece, voleva vivere un momento di normalità. Un sogno spezzato, almeno per lo sfortunato Giuseppe, lungo una lingua di catrame, quella che doveva condurlo verso l’attimo di libertà tanto desiderato e che invece si è trasformato nell’ultimo viaggio.