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Caserta – Investì volontariamente con l’auto un minore dopo una lite, provocandone la paralisi a vita. Al termine del processo, il tribunale di Santa Maria Capua Vetere  ha condannato il responsabile Donato De Rosa a nove anni e quattro mesi di reclusione. I fatti avvennero il 3 dicembre 2018 a Sparanise, nel Casertano; il 30enne De Rosa, sposato e padre di tre figli – è emerso dalle indagini dei carabinieri e poi dal processo – ebbe una lite per futili motivi fuori in un bar con l’allora 16enne Salvatore De Falco, che era intervenuto per difendere un amico; dopo il litigio, De Rosa si mise in auto per andare a cercare il minore e vendicarsi. Lo aspettò per strada mentre era a bordo di uno scooter, e con l’auto lo investì in pieno. Il giovane finì in prognosi riservata all’ospedale di Caserta con una diagnosi terribile; paralisi ad entrambi gli arti. Il processo si è protratto per dieci udienze; nel corso della requisitoria, il sostituto della Procura di Santa Maria Capua Vetere Sergio Occhionero, aveva chiesto una pena di 10 anni. Il collegio tribunale, presieduto da Rigarli, ha anche riconosciuto una provvisionale di 150mila euro per De Falco, e di 112mila a ciascuno dei genitori. La famiglia De Falco, costituitasi parte civile, è stata assistita dagli avvocati Gianluca Giordano, Andrea Balletta e Giovanni Plomitallo.