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Caserta – Al grido di “vergogna” “vergogna”, e intonando “bella ciao”, è partito dal piazzale antistante la stazione ferroviaria di Caserta il corteo dei lavoratori dello stabilimento di Marcianise della multinazionale Usa Jabil, che protestano contro la decisione dell’azienda di licenziare 190 dipendenti, che diventerà concreta il 31 gennaio prossimo, quando scadrà la cassa integrazione. Con i 440 lavoratori del sito Jabil, sono presenti i segretari casertani dei sindacati confederali e di categoria dei metalmeccanici, e il deputato casertano del PD Stefano Graziano.

L’atteggiamento della multinazionale Jabil che esclude ogni possibile trattativa, oltre che inaccettabile delinea una situazione davvero paradossale: un’azienda che produce colonnine elettriche licenzia 190 dipendenti in un momento nel quale il tema caldo e prioritario di ogni agenda politica è proprio la ‘transizione ecologica'”. Così il deputato casertano del Pd Stefano Graziano che stamani ha preso parte al corteo dei lavoratori dello stabilimento di Marcianise della multinazionale Jabil, snodatosi per le strade di Caserta; i lavoratori chiedono il ritiro o la sospensione della procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda a carico di 190 lavoratori del sito produttivo di Marcianise. Una scelta che l’azienda ha confermato anche al Ministero dello Svilupo Economico nel corso del tavolo tenutosi martedì 24 gennaio. “Farò un’interrogazione parlamentare – annuncia Graziano – per capire quali sono le intenzioni del Governo rispetto alla Jabil ma soprattutto per comprendere, al netto di ciò che si sta verificando, qual è la strategia che intende adottare”.