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“Jabil Circuit Italia depreca con forza ogni forma di intimidazione, anche verbale, nei confronti del proprio management. Episodi come quello avvenuto ieri nello stabilimento di Marcianise, non rappresentano certamente un aiuto nella ricerca della soluzione a una situazione difficile per la quale l’azienda profonde da tempo il massimo sforzo”.

E’ molto dura la risposta dei vertici della multinazionale americana Jabil dopo quanto avvenuto ieri al sito di Marcianise (Caserta), dove i lavoratori hanno inscenato una protesta piantonando per qualche ora gli uffici dei dirigenti, tra cui l’Ad Clemente Cillo; per sbloccare la situazione e riportare la calma è dovuta intervenire la Polizia. I dipendenti hanno protestato contro la decisione dell’ azienda di mettere 300 lavoratori in cassa integrazione per tutta la prossima settimana. Da ormai otto mesi i dipendenti sono impegnati in una complicata vertenza avviata della decisione dell’azienda di licenziare 350 lavoratori; la procedura si concluderà a fine marzo. Nella nota, la Jabil fa appello al senso di responsabilità, ricordando di aver dato ai lavoratori la possibilità di accedere ad un esodo volontario incentivato o alla riassunzione presso altre aziende, ma in base ad un piano che i sindacati hanno sempre criticato. “Nell’appellarsi al senso di responsabilità di tutti – sottolinea l’azienda – Jabil ricorda ancora una volta di aver reso disponibili significative risorse economiche sia per i dipendenti, come incentivi all’esodo, sia per le aziende che assumeranno i dipendenti di Jabil, a supporto dei loro business plan. Tutto ciò è stato fatto con l’intento di agevolare il più possibile il processo di ristrutturazione e favorire un esito positivo per tutti. Episodi come quello di ieri, al contrario, minano la serenità fondamentale per un percorso che consenta la salvaguardia dell’occupazione e la tutela della produzione dello stabilimento”.