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Ieri sera, tra grida e insulti, tredici consiglieri comunali di Maddaloni hanno abbandonato il consiglio comunale in corso per recarsi dal notaio a rassegnare le dimissioni. Il documento, protocollato questa mattina al comune, è già sulla scrivania del Prefetto di Caserta che, nelle prossime ore, ne deciderà il commissariamento.

Finisce così, ad un mese dall’insediamento, l’esperienza di sindaco di Andrea De Filippo, eletto a sorpresa al ballottaggio il 26 giugno scorso contro il  favorito Giuseppe Razzano, candidato sindaco del centro sinistra. De Filippo, espressione di liste civiche e sostenuto anche da Forza Italia,  al ballottaggio avevano ribaltato i pronostici della vigilia, conquistando il 52.15 per cento dei voti contro il 47.85 di Giuseppe Razzano.

La composizione del Consiglio Comunale, però, non consentiva a De Filippo grandi margini di manovra con i suoi 8 consiglieri su 24.  Da qui il ricorso al Tar per chiedere l’assegnazione di una maggioranza numerica a favore della sua coalizione.

Un tentativo di ribaltare i risultati delle urne che non è piaciuto a Razzano e agli altri 12 consiglieri della coalizione di centrosinistra che, ieri sera, si sono presentarti da dimissionari al notaio  Cipolletti lasciandosi alle spalle i lavori del consiglio comunale di insediamento.