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Villa Literno (Ce) – Madre e figlia fatte arrivare dalla Romania dopo essere state adescate via internet e tenute segregate per giorni da tre connazionali, che pretendevano che la donna adulta si prostituisse o pagasse 1000 euro per riottenere la libertà. E’ quanto scoperto dai carabinieri a Villa Literno, nel Casertano, dove sono stati fermati per sequestro di persona a scopo di estorsione tre romeni con precedenti penali, in particolare due uomini di 27 e 28 anni e una donna 31enne. I carabinieri della Compagnia di Casal di Principe sono riusciti ad arrivare all’abitazione dove madre e figlia era tenute sotto sequestro, nel pieno centro di Villa Literno, in modo piuttosto rocambolesco. E’ stata la madre, approfittando di un attimo di distrazione dei tre “carcerieri”, a riuscire a contattare con il telefonino i parenti in Romania, che hanno poi informato della vicenda l’ambasciata romena in Italia; è così che la notizia è giunta ai carabinieri guidati dal capitanoLuca Gino Iannotti, che si sono messi in contatto con la donna, che, con molte difficoltà, parlando solo il romeno, ha provato a spiegare dove era tenuta con la figlia. A tradurre le sue indicazioni un militare che parlava romeno; la vittima ha descritto l’esterno dell’abitazione, e così dopo una giornata passata a cercare il luogo giusto, i carabinieri sono riusciti a rintracciarla e ad arrestare i tre connazionali. La donna aveva conosciuto uno dei carcerieri su una piattaforma social; era poi atterrata all’aeroporto di Napoli con la figlia, sperando di trovare un lavoro, ed invece si è ritrovata in una incubo