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Caserta – S’intitola “Mani, la più antica delle invenzioni” il libro che Lucio Saviani ha dedicato al punto di contatto più immediato tra l’uomo e il tutto, un viaggio nella storia del pensiero e delle arti che sarà presentato venerdì prossimo alle 17.30 al Chiostro di Sant’Agostino di via Mazzini a Caserta.

Dopo l’introduzione del sindaco Carlo Marino, sarà il critico d’arte Massimo Sgroi ad incontrare l’autore che ha dedicato le sue riflessioni alle mani raccontate da filosofi e scrittori, da Anassagora a Focillon e a Derrida, da Heidegger a Valéry e a Merleau-Ponty, nelle opere d’arte dall’antichità ai nostri giorni, le mani nelle grotte di Lescaux, i codici miniati, Caravaggio, Man Ray, passando per Re taumaturghi, riti di omaggio feudale e imposizione di mani nelle Sacre Scritture. La mano che unisce le cose visibili e le cose invisibili, che regge come due sfere il mondo reale e il mondo virtuale. Ma a guidare il percorso della riflessione di Saviani è sempre la vicenda di Prometeo: il destino dell’uomo che, come ricorda Eschilo, è capace di percorrere tutte le vie e “trovare la strada anche là dove sembra impossibile”. La necessaria coscienza del limite, il senso più autentico del “conosci te stesso” dell’oracolo di Delfi, la filosofia come pratica vigilanza e riflessione sulla radicale finitezza della condizione umana.

Il pomeriggio con Saviani prevede gli interventi di Pierpaolo Forte, Piera De Cesare, Rino Cipriano, Augusto Ferraiuolo, e Nicola Magliulo.

A valle dell’incontro lo scrittore si intratterrà con il pubblico e con gli studenti delle scuole casertane