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Marcianise (Ce) – Marcianise vive ore di profonda tristezza per una doppia dipartita che tocca, seppure per motivi diversi, l’intera comunità. Se ne sono andati, a poca distanza di ore l’uno dall’altra, don Michele Cicchella ed Elisa Cipullo. Don Michele era parroco a Caserta, ma le sue origini sono marcianisane e qui conserva alcun i suoi familiari e qui è stato sempre molto amato. Elisa era di Capodrise ma frequentava l’istituto Lener di Marcianise, una grande comunità scolastica che l’aveva adottata e la piange come una figlia. 

“Don Michele era il “parroco del sorriso”, come hanno voluto scrivere i suoi familiari nel manifesto funebre” scrive sui social il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi. “Esponente della migliore tradizione del clero marcianisano nella diocesi di Caserta, ha ricoperto ruoli di primo piano in parrocchie grandi e complesse della città capoluogo, conservando sempre un rapporto speciale con i suoi fedeli. In queste ore, si susseguono i messaggi di cordoglio, con espressioni accorate e molto sentite che danno il senso di sentimenti veri e non di parole di circostanza.
Era il parroco che tutti avrebbero voluto avere, don Michele. Un sacerdote di grandi aperture e di forti visioni, esponente di quella Chiesa dell’accoglienza che ancora fatica a farsi completamente strada in un clero che talvolta vacilla. Un sacerdote vicino agli ultimi, vicino soprattutto ai giovani, e perciò guida educativa prima ancora che spirituale. La sua famiglia – i Cicchella – non ha tanti rivoli ma è molto nota a Marcianise, e lo è per quello che ha rappresentato e per quello che ha fatto, spesso sottotono ma per scelta e non per mancanza di strumenti. Era settantenne, don Michele, e se ne è andato all’improvviso, come un fulmine in una giornata di sole, lasciando tutti nello sconforto.
Elisa, invece, aveva appena 18 anni: la sua è una morta annunciata, è la fine di un lunghissimo calvario. Una via crucis vissuta in famiglia, nella sua Capodrise, ma anche nella comunità dell’istituto Lener che ora, attonita, la piange senza più parole. Un istituto scolastico è un luogo di trasmissione dei saperi ma, prima ancora, è una comunità; il Lener lo è in modo particolare, nelle sue molte difficoltà quotidiane. Se ne è andata non una studentessa, se ne è andata una figlia, una sorella. Nel modo più ingiusto.
E’ una giornata triste, non solo uggiosa per la pioggia che ci flagella l’animo. Ai parrocchiani di don Michele, ai suoi familiari, la vicinanza di tutta Marcianise. La stessa vicinanza ai familiari di Elisa, a tutta la grande comunità del Lener. Una carezza ad entrambi, una preghiera affettuosa, sentita. Riposino in pace”.