- Pubblicità -
Tempo di lettura: 4 minuti

Caserta – L’ex assessore all’Ambiente del Comune di Caserta, Giuseppe Messina, in carica negli anni tra il 1993 e il 1997, attacca duramente il sindaco Carlo Marino in seguito alle dichiarazioni del primo cittadino che, durante l’ultimo Consiglio comunale, aveva tirato in ballo le responsabilità sui debiti relativamente al rapporto contrattuale con la SACE (che gestiva all’epoca il contratto di igiene urbana), addebitandole ad ex amministratori che oggi fanno parte di Speranza per Caserta. E si riferiva proprio all’ex assessore Messina.

Non capisco – aveva detto Marino durante la dichiarazione del secondo dissesto – perché dobbiamo fargli un danno economico a chi ha dipendenti, abbiamo ancora più di 180 dipendenti che ancora non hanno preso il TFR quando nel 1997 fu firmato un contratto straordinariamente sbagliato con la SACE. Da un contratto sbagliato da soggetti che oggi stanno in Speranza, oggi noi ci portiamo 44 milioni di debiti SACE e lì ci stanno 180 dipendenti che ancora non hanno preso il TFR, sta gente che c’ha famiglia, operai, non imprese ricchezze, che ancora non hanno preso il TFR, e noi stiamo a discutere se gli diamo il 30 o il 40? Io gli dovrei dare il 100 se fosse il TFR, perché il TFR sono dipendenti, ed il dipendente merita di prendere il 100

La replica di Giuseppe Messina non si è fatta attendere: “Il sindaco Marino amministri la città, anziché creare confusione – afferma l’ex assessore. Marino soffre evidentemente di una strumentale forma di amnesia politica e allora è il caso di ricordargli la sentenza della Corte dei Conti che, sulla vicenda SACE, ha condannato amichetti di Marino ordinando al Comune di Caserta di recuperare il maltolto per ben € 8.596.000,0”.

Ecco uno stralcio di quella sentenza.

La Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale Regionale per la Campania, ha pronunciato la seguente sentenza: …Ciò posto, è di tutta evidenza la sussistenza del danno, etiologicamente connesso alla condotta gravemente omissiva del Sindaco, dell’Assessore alla ecologia e del Dirigente del settore ecologia, in carica negli anni in contestazione, che non si sono mai attivati per regolarizzare, sotto l’aspetto contrattuale, il servizio in esame; dovendosi, peraltro, considerare che il perdurare della inerzia dell’Amministrazione risulta anche dalla “denuncia” inoltrata dall’Assessore alla ecologia MESSINA al Difensore Civico in data 28.11.1997….

SENTENZA

nel giudizio di responsabilità iscritto al n. 35758 del Registro di Segreteria e promosso dall’Ufficio del Procuratore Regionale nei confronti di ASCIONE Vincenzo, BULZONI Aldo, CACCAVALE Giuseppe, CUNDARI Francesco, DEL GAUDIO Pio, DELLA PERUTA Pietro, DI VECE Gerardo, FALCO Luigi, FERRANTE Giuseppe, GENTILE Lorenzo, IOVINO Marcello, LOMBARDI Giovanni, MACCAURO Giuseppe, MARIANO Bruno, MARINO Carlo, MESSINA Giuseppe, MESSORE Alfredo, PRATILLO Pasquale, ROMANO Attilio, SIBILLO Ferdinando e TRONCO Catello….

CONDANNA

  • DI VECE Gerardo, € 57.500,00 + 2.007.500,00 = € 2.065.000,00
  • FALCO Luigi, € 15.000,00 + 20.000,00 + 1.056.000,00= € 1.091.000,00
  • MACCAURO Giuseppe, € 60.000,00 + 999.500,00 = € 1.055.500,00
  • MESSORE Alfredo€ 57.500 + 60.000,00 + 3.637.000,00 = € 3.754.500,00
  • ROMANO Attilio€ 630.000,00

Totale € 8.596.000,00

al pagamento, in favore del Comune di Caserta, degli importi a ciascuno addebitati in parte motiva, compresa rivalutazione monetaria, oltre interessi legali dalla data di pubblicazione della presente sentenza e spese processuali…

La particolare gravità dei fatti accertati induce il Collegio a non procedere ad alcuna “riduzione” ai sensi dell’art. 52, secondo comma, r.d. 12.7.1934 n. 1214; dovendosi, invece, ribadire l’assoluta e inescusabile negligenza o superficialità dei convenuti che, nello svolgimento delle rispettive funzioni, non potevano non essere più che consapevoli delle problematiche che andavano delineandosi nell’ambito del servizio di “igiene urbana” gestito dalla SACE.

Incominci l’Amministrazione Comunale, qualora non l’avesse già fatto, a recuperare i primi 8,5 milioni di euro a chi è stato già condannato dalla magistratura e chiarisca ai casertani perché ancora, a distanza di tanto tempo non si sia eventualmente provveduto.

Ricordo al Sindaco, all’Assessore alle Finanze e al Collegio dei Revisori che il 12 marzo 2019 gli 8.596.000,00 di euro andranno in prescrizione”, conclude l’ex assessore Giuseppe Messina.