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Mondragone (Ce) – C’è un grosso equivoco che accompagna da decenni la politica, soprattutto a livello locale, ed è quello che vorrebbe che gli <eletti>, soprattutto a livello regionale, siano chiamati come unico loro compito a recuperare soldi dalla regione, risorse da destinare per lo più ad opere pubbliche (non sempre utili). Ora, a parte il fatto che occorrerebbe una buona volta capire: ma si tratta di risorse dovute? Se dovute, allora questo Consigliere- che di esse si vanta– sta sostanzialmente millantando. Se, invece, non sono dovute, ciò significa che vengono date grazie ad un’azione di lobbing clientelare e siccome il bilancio regionale non è il pozzo di San Patrizio, significa che sono elargite a scapito di altro e, soprattutto, di altri territori. Il fatto è che gli <eletti> dovrebbero avere come missione quella di legiferare e adoperarsi per ricostruire sul territorio le condizioni di base, il capitale umano, le relazioni sociali, la fiducia in se stessi, negli altri e nel proprio futuro. Non dovrebbero stare a brigare per nomine e prebende né distribuire false promesse ed illusioni, ma agire politicamente per creare le condizioni affinché lavoro, occupazione e sviluppo possano realmente esserci. Non dovrebbero promettere  posti di lavoro o soldi di qua e di là, soldi che anche quando arrivano quasi mai fanno la differenza, ma avere un progetto, un’idea di sviluppo della comunità, indicare un traguardo, la via per raggiungerlo e saper accompagnare i processi. Assistere ad un quotidiano annuncio di arrivo di soldi, soprattutto nell’imminenza di campagne elettorali, è frustrante, perché sappiamo che non sono questi soldi annunciati o ricevuti a fare di una città una città <buona da viverci>. E poi, come l’AMBC sostiene da tempo, basta organizzare un buon ufficio comunale per seguire bandi ed opportunità e per presentare progetti e idee, lasciando- come dovrebbe essere– alla dimensione organizzativa il compito di recuperare risorse, che sono tante e che non si riferiscono soltanto al livello regionale. Anzi, per stare dietro a questi annunci roboanti di <soldi, soldi, soldi …> continuiamo a non organizzarci e a perdere centinaia di opportunità. Da tre anni l’AMBC segnala bandi ed avvisi, anche europei e nazionali (che sono tanti!), come- per esempio– l’Avviso del Dipartimento per le politiche per la famiglia della PCM che intende promuovere l’attuazione di interventi progettuali sperimentali per la protezione e il sostegno di minori vittime di violenza e maltrattamento, volti a potenziare le capacità d’intervento degli attori pubblici e del privato sociale per fornire adeguate risposte alle situazioni di disagio e fragilità in cui vertono le vittime minori e le loro famiglie. Gli interventi a favore dei minori vittime di violenza e delle loro famiglie, anche di carattere innovativo, possono essere presentati nelle seguenti linee d’intervento: a) prevenzione del fenomeno della violenza tra pari, perpetrata anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie; b) sostegno alla genitorialità ed alle famiglie di minori vittime di violenza e minori abusanti; c) prevenzione e contrasto dello sfruttamento sessuale dei minori; d) prevenzione, protezione e supporto alle vittime di violenza e maltrattamento in ambito sportivo. Quali soggetti proponenti e attuatori degli interventi, singoli o associati (ATI/ATS), d’intesa o in forma consorziata, possono partecipare: enti locali ed enti pubblici, enti del terzo settore (che abbiano una delle forme giuridiche di cui all’art. 4, comma 1, del decreto legislativo 3 luglio n. 2017, n. 117) operanti nei settori d’interesse dell’Avviso e istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, singole o organizzate in reti di scuole. La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale, della durata di 18 mesi, deve essere compresa tra 70mila e 200mila €. Le domande dovranno pervenire entro e non oltre il 2 gennaio 2020 tramite raccomandata AR, essere consegnate a mano oppure a mezzo corriere al seguente indirizzo: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Servizio conservazione, informatizzazione e ricerca della documentazione Via dell’Impresa,90- 00187 Roma. Link alla pagina ufficiale dell’Avviso da cui è possibile accedere al testo integrale dell’Avviso ed ai relativi allegati. La notizia è che si potrà partecipare anche senza avere un <padrino> consigliere regionale. Non solo, ma se il progetto sarà finanziato nessuno si intesterà il risultato, sarà stato solo per un buon lavoro degli uffici, anche nel recuperare una buona partnership.