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Mondragone (Ce) – Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa dell’Associazione Mondragone Bene Comune.

Da tempo l’AMBC sostiene che siamo alla bancarotta e che il comune di Mondragone è con le “pezze al culo”. Ma tutti -maggioranza e minoranza- fingono di niente, continuano con la loro propaganda ingannevole e a lasciare la polvere sotto il tappeto. Non passa però giorno che qualche nodo non arrivi al pettine, dimostrando plasticamente il fallimento del bilancio comunale. Vediamo l’ultimo nodo. La Senesi S.p.A., quella dei rifiuti, vantava il pagamento di ben 5 fatture: la prima di € 169.855,98 mentre la seconda, la terza, la quarta e la quinta di ben € 218.181,82 ciascuna. Per un totale di 1.042.583,26 € (e temiamo che i debiti per la monnezza non siano finiti qui). Tutte fatture emesse tra il 2015 e il 2016, che la Senesi S.p.A. aveva ceduto a MPS Leasing & Factoring S.p.A, il quale, una volta scadute e non onorate dal comune di Mondragone, ha proceduto con apposito decreto ingiuntivo. Il comune di Mondragone avrebbe dovuto a questo punto onorare il debito, ma -come l’AMBC denuncia inascoltata da tempo- non ha un euro, anzi è pieno di “buffi” e riesce a tenersi malamente a galla ancora per un po’ grazie ad altro debito, enorme ed illegale con la tesoreria (chiamato anticipazione). E, pur essendo i crediti vantati dal factoring esistenti, certi, liquidi ed esigibili, si oppone al decreto ingiuntivo (spendendo altri soldi), al sol fine di perdere un altro po’ di tempo. Poi però è costretto a capitolare e ad accettare l’ennesima transazione (che non coinvolge né il consiglio né i revisori, che vengono ancora una volta tenuti fuori gioco). Dovrà quindi versare a MPS Leasing & Factoring S.p.A. la somma di € 992.931,81 con le seguenti modalità: € 200.931,81 entro e non oltre il 15 luglio 2019 ed€ 792.000,00 in n. 48 rate mensili da € 16.500,00 ciascuna aventi scadenza il giorno 15 di ogni mese a far data dal 15 agosto 2019. Pacifico e la sua Giunta (ormai dei veri e propri commissari liquidatori), sempre sotto l’attenta regia del solito istruttore direttivo che funge da “dirigente” sono stati costretti (per l’ennesima volta) a togliere una parte del tappeto e a tirare fuori un altro po’ della tanta polvere accumulata negli ultimo 20 anni, ma anche questa è stata spalmata scorrettamente oltre il proprio mandato. L’AMBC, date le transazioni fin qui poste in essere in questi due anni (e senza contare tutti gli altri debiti che verranno alla luce), è ormai certa che il nostro comune non sarà in grado di onorare gli impegni presi. Stanno soltanto cercando di posticipare il rovinoso crac! Mentre la città langue, priva di servizi e di futuro. Per l’ennesima volta l’AMBC chiede che venga avviata con urgenza la procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, disciplinata dall’art. 243-bis e seguenti del TUEL“.