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“Nicola Cosentino mi chiese di nominare come direttore amministrativo dell’Asl di Caserta Anthony Acconcia, ma io, dopo aver verificato che Acconcia non aveva i titoli per quell’incarico, non diedi seguito alla richiesta”.

Lo ha raccontato l’ex manager dell’Asl di Caserta Paolo Menduni al processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere in cui sono imputati per tentata concussione l’ex presidente del Consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, l’ex consigliere regionale Ncd Eduardo Giordano e l’avvocato Francesco Pecorario. Menduni ha risposto ad una precisa domanda di Nicola Garofalo, legale di Romano, relativa alle numerose “segnalazioni” che tra il 2010 e il 2014 gli sono pervenute dalla politica, che cercava in tutti i modi di condizionare, per motivi elettorali, le scelte di Menduni concernenti la nomina dei dirigenti apicali dell’Asl e dei distretti sanitari ubicati sul territorio. “Michele Izzo, che era stretto collaboratore di Cosentino nonché addetto stampa dell’ospedale di Caserta, mi avvicinò dicendomi che Cosentino voleva vedermi al Jolly Hotel di Caserta; in quel periodo io dovevo scegliere il direttore amministrativo dell’Asl e c’erano almeno cinquanta professionisti che si erano candidati al ruolo. Andai all’incontro, e qui Cosentino mi chiese di nominare Anthony Acconcia. Io non dissi di no, ma dopo valutai i suoi titolo; non era lauretato in economia, ma non sociologia mi sembra, quindi chiesi anche un parere al funzionario responsabile del Personale al Ministero della Salute, che min confermò che Acconcia non aveva i titoli”. Acconcia, per la cronaca, è il compagno di Tiziana Panella, giornalista di La7, e nel 2007, quando era direttore generale alla Provincia di Caserta, allora guidata da Sandro De Franciscis, fu arrestato e poi prosciolto. Oggi è dirigente all’Asi di Caserta.