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Aversa- Al Nostos Teatro va in scena venerdì 9 marzo alle ore 21 l’anteprima nazionale “Andrej. L’assenza di sé”. Un fuori cartellone per lo spazio di Aversa che accoglie il nuovo spettacolo di Francesco Chiantese, regista, attore e drammaturgo toscano di origini campane.

Lo spettacolo parte dalla passione verso l’opera di un grande maestro del cinema, Andrej Tarkovskij, e dal fascino esoterico di un omonimo, il pittore russo e santo protagonista del film “Andrej Rublëv”. Dopo “Requiem popolare” e “Cretti, o delle fragilità”, con “Andrej – l’assenza di sé (primo studio)” Chiantese torna a esplorare il tema dell’assenza completando quella che definisce come la sua “Trilogia dell’assenza”. 

Nella pièce in scena al Nostos Teatro, il regista sperimenta la raffigurazione del «divenire assenza» e lo fa attingendo alle tematiche che affiorano dalla pellicola di Tarkovskij, intessendo tra l’Andrej artista e santo un legame con l’autenticità e la purezza del teatro d’ispirazione artaudiana.

Nel 1422 Andrej Rublëv realizzò la sua celebre icona della Trinità. Il concilio dei Cento Capitoli nel 1551 la dichiarò “protorivelata”, cioè ispirata da Dio. Eppure, nel realizzarla, il maestro di icone aveva sovvertito gli usi del tempo. Decise, per esempio, di non rappresentare più scene di punizioni o di inferni terribili che dovevano suggerire al fedele di mantenere una buona condotta. Iniziò a dipingere delle icone totalmente nuove, lievi, dove non c’era morte ma bellezza, e che, soprattutto, avessero in se stesse la rappresentazione della divinità. 

«Per usare un termine riferito al sacro, l’assenza di sé dell’artista è come una sorta di trascendenza, di trasfigurazione. Questo per me vale molto in teatro – afferma il regista – perché io preferisco un attore che sia assente a sé affinché sia presente qualcos’altro che normalmente non riusciamo a vedere».

In Andrej quello che c’è, quello che accade, quello che è mostrato cerca di essere tramite per quello che non c’è, che non accade, che non si può mostrare senza, nel contempo, tradirlo. Andrej avanza arretrando, osa temendo, risponde con delle domande.