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di Anna Rita Santabarbara

Margherita, Gaia, Paolo. Sono soltanto tre dei 50 ragazzi che si sono riuniti questa mattina a Caserta, nella sede di 012factory – l’incubatore d’impresa che aiuta giovani e meno giovani talenti del nostro territorio a trasformare le loro idee in imprese reali e competitive sul mercato – per partecipare alla  sfida lanciata da Unilever ai giovani che vogliono lavorare progettando il futuro.

La multinazionale anglo olandese, proprietaria di marchi d’eccellenza tra cui Dove, Sunsilk, Knorr, Algida, Magnum, Lipton, Mentadent, Svelto e Coccolino, ha scelto per la prima volta tre città italiane per riunire giovani di talento a cui ha chiesto di proporre idee finalizzate al miglioramento dell’azienda. Precisamente, le sfide lanciate sono tre: una che ha l’obiettivo di migliorare l’esperienza del consumatore dei marchi di Unilever attraverso l’intelligenza artificiale e la realtà aumentata, una di influencing marketing che mira a creare strategie mirate ad avvicinare e fidelizzare i clienti, l’ultima consistente in un piano e-commerce che permetta di superare i modelli più utilizzati oggi.

Milano, Roma e Caserta. Tre città interconnesse per 24 ore, tra il 27 e il 28 settembre. I giovani laureati e neolaureati che hanno superato le fasi di selezione delle scorse settimane, si sono incontrati per la prima volta solo all’inizio della gara e, dopo avere scelto la sfida a cui rispondere, si sono subito divisi in gruppi. In poche ore hanno dovuto instaurare una relazione collaborativa e costruttiva, mettendo in campo le diverse competenze possedute da ognuno, per sfruttare al massimo energia e creatività. Tra i premi in palio, anche un’esperienza di formazione a livello internazionale.

E mentre qualcuno si equipaggia con cuscini da viaggio, di quelli a forma di U che tante volte vediamo in aereo, e qualcun altro pensa bene di abbondare in caffè e bibite fresche, i tavoli dei 9 team di lavoro riuniti nella sede casertana di 012factory resteranno affollati fino a tarda sera. La notte porta consiglio, dice un vecchio proverbio. E questa notte, la “lunga notte degli Startupper”, di consigli e di idee ne ha davvero bisogno.