Il Presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, interviene sulla vicenda legata alla relazione informativa del Ministero della Salute in merito al ricorso al TAR Campania avente ad oggetto il riordino della rete dei punti nascita della Regione Campania che impone la chiusura di tre punti nascita in Campania – Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri. «Ci troviamo di fronte a parole miopi e profondamente ingiuste. Il Governo di centrodestra, con l’intento di chiudere i punti nascita in territori già duramente colpiti dal disagio sanitario e infrastrutturale, mostra di non avere alcuna considerazione per il diritto alla salute delle donne e dei bambini del Mezzogiorno. È un atto che colpisce le aree interne e costiere più fragili della Campania, dove i cittadini hanno già difficoltà a raggiungere strutture ospedaliere in tempi di sicurezza. In tutta Italia i punti nascita delle aree interne sono in deroga non vedo perché in Campania invece ciò sia diventato un problema», dichiara Oliviero. Il presidente del Consiglio regionale sottolinea che la Campania ha sempre operato nel rispetto delle norme nazionali e degli standard di sicurezza, ma «non può essere accettata una politica sanitaria che riduce tutto a numeri e parametri astratti, senza tener conto delle condizioni reali di chi vive in territori montani o isolati. La nota parla di comportamento contraddittorio della Regione, di intenti opportunistici, dimenticando le persone. Ancora, parla di ambiguità e incoerenza della Regione motivo per cui chiede il rigetto integrale del ricorso. Non tenendo conto invece che l’eventuale chiusura dei punti nascita non significa sicurezza: significa abbandono.» Di fronte a questa situazione, Oliviero lancia un appello forte e unitario: «Chiedo a tutte le istituzioni locali, alle associazioni civiche e professionali, al mondo della sanità, e anche alla Chiesa, di costruire insieme un fronte comune per difendere il diritto alla nascita sicura e vicina ai territori. È una battaglia di civiltà e di umanità che vorrei ricordare anche al centrodestra campano» Il Presidente ha inoltre ricordato che il Consiglio regionale continuerà a sostenere ogni iniziativa utile per garantire il mantenimento dei servizi essenziali nei presidi ospedalieri coinvolti: «Il nostro impegno è e resterà al fianco dei cittadini. Difendere i punti nascita significa difendere la vita e il futuro delle nostre comunità. Chi oggi taglia questi servizi per “efficientare” la spesa sanitaria, di fatto condanna intere aree della Campania allo spopolamento e alla rinuncia ai diritti fondamentali».
“Sulla mappa dei Punti Nascita, e sulle deroghe da concedere per impedirne la chiusura, vanno valutate con grande attenzione le condizioni uniche delle aree interne del Salernitano, in particolare del Cilento e del Golfo di Policastro. La morfologia del territorio, le condizioni di traffico in alcuni periodi dell’anno, l’aumento delle presenze nella stagione estiva, rendono alcune situazioni locali del tutto particolari: di queste circostanze occorre tener conto”.
Lo dichiara l’on. Federico Conte, presidente dell’associazione Cittadino Sudd, candidato nella lista del Pd alle prossime elezioni regionali.
“Il prossimo cinque novembre – continua l’ex parlamentare – il Tar della Campania sarà chiamato a pronunciarsi in trattazione collegiale di merito sulla vicenda, in seguito ai ricorsi di alcuni Comuni. Una nota del Ministero della Salute chiede di andare dritti sulla chiusura. E’ un grave errore, che danneggia il territorio. Sul tema, occorre tenere una linea di apertura: le situazioni si analizzano caso per caso e va fatto ogni sforzo per concedere deroghe a quelle realtà che, pur non raggiungendo gli standard numerici fissati dall’Accordo Stato-Regioni, hanno caratteristiche geografiche e morfologiche che segnalano l’opportunità di un trattamento differenziato. Se c’è necessità, e in alcune zone del Salernitano questa è evidente, si deve poter andare sottosoglia”.























