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Maddaloni (Ce) – Non ci ha messo molto la squadra di coach Sasso a vincere un titolo nella loro prima esperienza in un campionato ufficiale FIP, la Prima Divisione. Dopo 3 anni di campionati UISP infatti, i ragazzi di Maddaloni hanno sposato sin da subito gli ideali e i sogni del presidente Tagliafierro che ha investito per portare finalmente l’Olympia su un palcoscenico importante. Un campionato FIP, la possibilità di vincere un titolo e il sogno di proseguire su una strada che da sempre ha fatto da cardine in questa società: costanza, dedizione e appartenenza al territorio.

I giocatori che si godono la vittoria infatti sono tutti di Maddaloni, formati sin dall’infanzia da una città che da sempre venera la pallacanestro. “Sognavo da sempre di creare una squadra che potesse raggiungere vertici importanti in una città che ci ha formato non solo dal punto di vista cestistico ma anche dal punto di vista umano. Questa vittoria è dei miei ragazzi, questa vittoria è del coach a cui ho dato sin da subito carta bianca, questa vittoria è di Maddaloni e dei Maddalonesi. Questi ragazzi sono nati e cresciuti sui parquet di Maddaloni e ora possono festeggiare e ripagare, forse in parte, tutto quello che questa città gli ha dato per anni”. Parole ricche di emozioni quelle del presidente Francesco Tagliafierro, il quale è riuscito a creare in così poco tempo una realtà che mancava alla città.

Pochi e ambiziosi gli sponsor che hanno sposato la causa e pochi i finanziamenti esterni per poter affrontare tutte le spese che un campionato comporta. I ragazzi, infatti, oltre a dedicarsi interamente alla squadra, hanno contribuito alle spese societarie autofinanziandosi, partecipando quindi anche sotto l’aspetto economico. “Molti di noi hanno avuto il privilegio di vivere queste emozioni più di una volta. Dal coach Filippo Sasso al Presidente Francesco Tagliafierro, da Vincenzo Lombardi a Niko Vinciguerra. Questa volta è diverso però, abbiamo vinto sempre e solo da giocatori. Questa volta, oltre ad essere stati tutti protagonisti di un’annata pazzesca, siamo al corrente dello sforzo societario che ci ha portati al traguardo finale. É una vittoria del tutto diversa dalle altre. Sacrificio, dedizione, costanza, volontà nel realizzare un qualcosa come famiglia e non come singolo giocatore. Per la prima volta in assoluto abbiamo ricoperto diversi ruoli, rispettando sempre la natura e gli obiettivi di questa società. Fiero di far parte di questa grande famiglia”. Risponde così Daniele Bove, uno dei gioielli dell’Olympia; classe 92 è riuscito a dominare nel campionato di prima divisione maschile a suon di punti. Non solo canestri ma anche visione di gioco e beneficio dei compagni nelle due gare che lo hanno visto protagonista nei play off.

Al termine del campionato infatti l’Olympia Basket Maddaloni ha dovuto affrontare forse il primo grande ostacolo: i play off. Arrivata seconda, la squadra di coach Sasso ha disputato le fasi finali che l’ha vista protagonista sotto ogni aspetto. Gara 1 in casa con un pubblico che ha ricordato i tempi d’oro dei Diavoli Rossi di Maddaloni. Dopo la tensione dei primi minuti di gioco, i ragazzi hanno dominato su un campo che per un’annata ha visto versare sudore e costanza. Gara 2 prosegue sulle ali dell’entusiasmo e, pur avendo contro il fattore campo, l’Olympia è riuscita a portare a casa un titolo che da inizio anno desiderava più che mai. Tutto ciò non sarebbe accaduto se i ragazzi non avessero di squadra limitato i meccanismi offensivi della SSD Eurpa fino a renderli inefficaci.

Potremmo elencare tantissime azioni e far capire come i ragazzi di Maddaloni abbiano difeso come un’unica entità, specie quando l’adrenalina circolava vorticosa. La difesa asfissiante di Tommaso Coppola, classe ’91. La visione di gioco di Vincenzo Lombardi, classe ’94, e il dominio in aria piccola di Francesco Della Peruta, classe 88. La costanza e il lavoro sodo di Claudio Schiavone, classe ’89, e il supporto di ogni singolo giocatore che ha regalato emozioni e punti all’Olympia. Un sogno che diventa realtà e i festeggiamenti non si sono fatti attendere. I ragazzi, infatti, dopo le urla di liberazione negli spogliatoi, hanno festeggiato il titolo in città in un dei locali che forse ha ridato vita al panorama giovanile maddalonese: il Lithium. Non mancano foto, magliette e sorrisi che difficilmente lasceranno il volto di questi ragazzi che hanno lottato per raggiungere la vetta.

Molti i discorsi fatti nel locale e tanti i ringraziamenti. “Francesco Della Peruta, Daniele Bove, Luigi Bove, Tommaso Coppola, Claudio Schiavone, Salvatore Cardillo, Francesco Cardillo, Francesco Ianniello, Domenico Vinciguerra, Vincenzo Ferraro, Antonio Mirotto, Alfredo D’Angelo, Francesco Tagliafierro, Vincenzo Lombardi. Grazie a voi, protagonisti di un’annata a dir poco spettacolare. Grazie a chi, dietro le quinte ha aiutato e supportato questa società. Grazie ai Dirigenti. Grazie“.