- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – E’ stato condannato a quattordici anni e tre mesi di carcere dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere l’ottantaseienne Francesco Pernice, riconosciuto responsabile della morte dell’anziano amico di 93 anni Pantaleo Di Pilato, ucciso con un taglierino nella sua abitazione in via Marechiaro a Mondragone (Caserta) il 21 ottobre del 2019.

Un delitto efferato, visto che la vittima fu colpita molte volte sul collo e sul volto, e fu trovata dai carabinieri in una pozza di sangue; si capì subito che non si trattava di rapina, vista che la porta d’ingresso non era stata forzata e dalla casa non mancava nulla. La svolta poche ore dopo il fatto: Pernice fu poi fermato e confessò dopo un lungo interrogatorio, finendo ai domiciliari. Dal processo è emerso che l’omicida si scagliò contro l’amico al termine di una violenta lite relativa – secondo quanto riferito dallo stesso imputato – ad una casa di proprietà di Di Pilato che Pernice pensava di poter ereditare alla morte dell’amico; quando capì che non era così, Pernice fu preso da un raptus di rabbia e colpì il 93enne più volte fino ad ucciderlo.

La Corte d’Assise ha confermato la ricostruzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere ma non ha accolto la severa richiesta di pena del pm, che era di 21 anni, riconoscendo a Pernice le attenuanti generiche vista probabilmente l’età molto avanzata e le non perfette condizioni di salute.