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Santa Maria Capua Vetere (Ce) – “Nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, teatro nei giorni scorsi di rivolte e aggressioni al Personale di Polizia Penitenziaria (8 agenti feriti), sarebbe stata autorizzata la consegna ai detenuti, da parte dei parenti, di pacchi viveri e vestiario fino ad un peso complessivo di 100 chilogrammi, laddove per le restanti carceri sul territorio nazionale tale peso non può eccedere i 20 chilogrammi“. Lo afferma Leo Beneduci, segretario generale dell’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria). “Non è per l’iniziativa in sé che ci preoccupa – prosegue Beneducima il fatto che certe misure, in qualche modo premiali o di favore, siano assunte proprio in un carcere come Santa Maria Capua Vetere, in cui si sono verificati tensioni e violenze soprattutto a danno della Polizia Penitenziaria. È lo stesso motivo per cui, accanto al fatto che non si provvede o si lasciano scadere i procedimenti disciplinari nei confronti dei detenuti responsabili di violenze, sono aumentate risse tra detenuti e aggressioni agli agenti, e sono accadute violentissime proteste in carcere, come quelle avvenute nelle giornate del 7, 8, 9 e 10 marzo scorsi, con 13 morti nella popolazione detenuta, 55 poliziotti penitenziari feriti e 40 mln di euro di danni. Speravamo – conclude Beneduciche con l’avvento dei nuovi vertici dell’amministrazione penitenziaria, ovvero Petralia e Tartaglia, fossero finalmente ripristinate le necessarie condizioni di legittimità e di legalità nelle strutture penitenziarie, ma ciò al momento non risulta ancora avvenuto“.