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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma della Uiltrasporti.

Accogliamo con moderata soddisfazione la notizia del pagamento degli stipendi disposto dalla società WM Magenta srl anche ai lavoratori impiegati dalla DM Technology srl, una decisione che riconosce e dà finalmente piena attuazione al principio di responsabilità solidale nei raggruppamenti temporanei di impresa (RTI).
Un risultato che arriva dopo diverse sollecitazioni e di segnalazioni indirizzate al Sindaco del Comune di Castel Volturno, cui abbiamo segnalato le anomalie nella gestione dell’appalto e le ricadute sui lavoratori.
Pur trattandosi di un primo passo, consideriamo questo risultato un segnale di inversione di rotta, un riconoscimento, seppur tardivo, dei diritti di lavoratrici e lavoratori che, con professionalità e senso di responsabilità, hanno continuato a garantire un servizio pubblico essenziale anche nei momenti di maggiore incertezza.
Il nostro obiettivo resta il pieno ripristino della regolarità e della trasparenza nella gestione del servizio e nei rapporti di lavoro, condizioni imprescindibili per un cantiere pubblico che voglia definirsi sano.
Per favorire un confronto costruttivo, abbiamo deciso, di comune accordo con i nostri rappresentanti, di differire l’assemblea dei lavoratori al 7 novembre, accogliendo la richiesta avanzata dalla WM Magenta, rinnovando la disponibilità a partecipare a un tavolo di confronto ampio e partecipato, che dovrà necessariamente coinvolgere anche il Comune di Castel Volturno, in quanto committente del servizio.
L’amministrazione comunale ha infatti il dovere di garantire che l’appalto sia gestito nel rispetto delle regole, della dignità dei lavoratori e dell’interesse collettivo dei cittadini.
Siamo moderatamente soddisfatti, ma restiamo attenti e pronti a intervenire se le criticità dovessero ripresentarsi, non abbiamo intenzione di abbassare la guardia, se il dialogo dovesse interrompersi o se le promesse dovessero restare lettera morta, la vertenza tornerà in piazza.
E, questa volta, potremmo scegliere le scuole come luogo simbolico di protesta, un modo garbato per ricordare che qualcuno dovrebbe forse tornare a studiare le norme che regolano gli appalti pubblici, mentre altri
potrebbero ripassare con più attenzione il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Un gesto simbolico, certo, ma dietro c’è la ferma volontà di non consentire ulteriori superficialità sulla pelle dei lavoratori.
Continueremo a esercitare il proprio ruolo con fermezza e senso di responsabilità, nella convinzione che legalità, rispetto e diritti siano i veri pilastri di un servizio pubblico efficiente e di una comunità che voglia guardare al futuro.