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Caserta – Un Santo Stefano da dimenticare per gli appassionati di volley di Aversa (Caserta), causa il rinvio, perché il campo era troppo scivoloso per la condensa formatasi, della gara di campionato di A3 tra la Wow Green House Aversa e la Falù Ottaviano. Il match era in programma ieri al PalaJacazzi, il palazzetto dello sport comunale già finito al centro delle critiche da parte dello stesso team che ad inizio dicembre aveva denunciato il “problema freddo”, dovuto ad un impianto di riscaldamento non idoneo. In una nota il club aversano spiega che “c’era la condensa all’interno del palazzetto, e nonostante oltre 3 ore di lavoro per risolvere il problema per le 18 alle 18 (orario di inizio della gara) il taraflex era ancora troppo scivoloso da costringere gli arbitri del match a ‘fermare’ la partita e far ritornare le 2 squadre negli spogliatoi”. Molto arrabbiato Sergio Di Meo, il presidente del club di volley maschile che da qualche giorno ha cambiato nome, diventando Wow Green Aversa grazie alla collaborazione con l’omonima azienda fondata nel settembre del 2016 da Salvatore Loffredo e Salvatore Liguori (imprenditori con oltre 20 anni di esperienza nel settore delle utility). “Non possiamo permetterci di fare una così grande brutta figura – ha sottolineato Di Meo – si tratta di uno smacco per la città di Aversa e per chi è responsabile di tutto questo. Ci stavano seguendo in tantissimi in questo match, sia in diretta televisiva che qui al palazzetto, e in tantissimi hanno visto questa vergogna. Dagli spalti mi hanno chiesto di andare via da Aversa. Non lo farò mai, le amministrazioni passano, lo prevede la legge, mentre la pallavolo resta e Aversa toccherà la SuperLega nonostante tutti questi impedimenti”.