L’Amministrazione comunale di Capua ha con propria delibera n. 106 del 13 agosto 2025 concesso un contributo di euro 10.000,00 all’associazione Architempo per l’organizzazione di una rassegna annuale di eventi, manifestazioni, iniziative culturali e artistiche da attuare nell’ambito del Patto per la Lettura del Comune di Capua, “Città che Legge”, a sostegno della candidatura della Città di Capua a Capitale Italiana del Libro 2027, accompagnato da un piano della comunicazione. In merito non è mancato il commento del consigliere comunale nonché vice coordinatore della Lega Fernando Brogna. “ Sono lieto che finalmente anche l’Amministrazione comunale rappresentata da Villani ricordi che Capua debba investire nella cultura, in considerazione che questo settore è stato totalmente mortificato dal governo cittadino in carica, nel silenzio totale dell’assessore preposto. L’Amministrazione comunale capuana ha, con propria delibera, deciso di investire 10000,00 euro per una serie di eventi rientranti nell’ambito del patto per la lettura mediante un contributo all’associazione locale Architempo, che per carità da anni si occupa di cultura sul territorio. V’è da dire che questo patto per la lettura fu siglato già dall’Amministrazione di Luca Branco e sempre con la stessa associazione. Una scelta che certamente mortifica realtà territoriali importanti come la Pro Loco di Capua, tra l’altro detentrice di una valida biblioteca o il Museo Campano, che ha al suo interno un’altra preziosissima e antichissima biblioteca. Magari quei fondi sarebbero potuti anche servire per rendere più note quelle preziose raccolte. Curioso è che per la Pro Loco l’Amministrazione di Capua avesse messo a disposizione solo 8000,00 euro per l’organizzazione di un evento importantissimo e storico come il carnevale mentre in questo caso la cifra da investire è maggiore” . Così Brogna
Il Centro per il Libro e la Lettura, istituto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, d’intesa con l’Anci, promuove il progetto “Città che legge” al fine di valorizzare e sostenere le amministrazioni comunali impegnate nella promozione della lettura sul proprio territorio. I Comuni interessati a ottenere la qualifica di Città che legge dovranno aver stipulato o rinnovato nel proprio territorio un Patto per la lettura (comunale o intercomunale); così si legge nella premessa della delibera 107. “Vorrei sapere – continua Brogna – se il Comune, sempre come recita la legge che ha istituito i patti per la lettura, a latere della stipula con un’associazione locale , abbia deciso di aderire al Piano d’azione anche attraverso la stipulazione di altri patti locali per la lettura intesi a coinvolgere le biblioteche e altri soggetti pubblici, in particolare le scuole, nonché soggetti privati operanti sul territorio interessati alla promozione della lettura. Non solo ma se per tale iniziativa è stato fatto un avviso per individuare eventuali soggetti interessati, specie quelli che la legge vuole come interlocutori privilegiati ossia le scuole o altri soggetti pubblici ancora”. non manca la stoccata finale di Brogna. “Curioso poi che quando noi del centro destra abbiamo più volte affermato, e lo ribadiamo con gran forza, che il centro sinistra governa ininterrottamente la città dal 2016, con i tanti disastri e inefficienze portati aventi nel corso del tempo, si levano cori di disappunto, quasi a rinnegare la verità. Una delle prove di questa continuità è data proprio dall’aver sottoscritto nuovamente una convenzione con la stessa associazione già individuata nel 2021 senza dare la possibilità anche ad altri interlocutori di partecipare a questa iniziativa”.