- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Di fronte ai lauti guadagni dello spaccio di droga, due clan da sempre da sempre in guerra per spartirsi le attività illecite del territorio, come il clan Belforte e quello dei “Piccolo-Letizia”, entrambi operanti nella città di Marcianise (Ce), hanno deciso di siglare un “pax mafiosa”, una sorta di “santa alleanza” per gestire insieme il traffico di droga, in particolare di marijuana, hashish e cocaina. E’ emerso dall’ultima inchiesta della Dda di Napoli che ha portato all’emissione da parte del Gip di 40 misure cautelari per altrettanti indagati, 16 dei quali finiti in carcere e 15 ai domiciliari; per altri nove indagati è stato disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le indagini, realizzate dai carabinieri della Compagnia di Marcianise, hanno fotografato un periodo pen preciso, tra il 2014 e il 2015, in cui l’accordo tra le cosche rivali ha di fatto azzerato anni e anni di violenza e sangue, in cui i due clan hanno dato vita ad una delle più cruente faide avvenute in un singolo comune; erano gli anni a cavallo tra la fine dei ’90 e l’inizio dei 2000, quando a Marcianise la prefettura impose addirittura il coprifuoco, con la chiusura serale di bar e locali per evitare assembramenti di affliati nei posti dove i sicari dei due clan, i Belforte detti “Mazzacane”, e i Piccolo soprannominati “Quaqquarone”, usavano colpire.

L’indagine odierna è stata denominata “Unrra Casas”, dal nome del complesso residenziale dove avveniva – e dove probabilmente è avvenuto fino a questa mattina – parte dello spaccio e dove risiedevano molto degli arrestati, tra cui il latitante del clan Belforte di 35 anni Aniello Bruno, tra i capi dell’organizzazione; i carabinieri hanno dovuto usare un elicottero e i cani per effettuare l’operazione. Il parco ha solo due uscite, una principale e l’altra posteriore, per cui era facile controllare acquirenti e notare l’arrivo delle forze dell’ordine. Altro capo stanato al Parco Unrra Casas è Govanni Pontillo, 59 anni, che da tempo non spacciava più dopo aver preso in mano le redini del traffico. Del clan Piccolo-Letizia è stato arrestato Primo Letizia, mentre un’ordinanza è stata notificata in Albania a Salvatore Letizia, detenuto nel Paese delle Aquila per l’omicidio di un narcotrafficante albanese commesse qualche anno fa. Durante le investigazioni, sono state tratte in arresto 6 persone in flagranza del reato di spaccio e sono stati sottoposti a sequestro circa 6 kg di stupefacente.