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Bonaccini tira dritto per la sua strada e ufficializza una scelta ormai nell’aria da giorni: la sua corsa verso il Nazareno la vivrà in “tandem” con l’europarlamentare Pina Picierno. E a questo punto dovranno farsene una ragione quanti in Campania hanno accolto la notizia con lo stesso entusiasmo con cui si riceve il carbone nella calza della Befana.  Lungo, da quanto trapela, l’elenco dei malpancisti. Ne farebbe parte pure Vincenzo De Luca e perchè meravigliarsi: il governatore sperava (i soliti beneinformati si spingono a raccontare di una richiesta esplicita) che Bonaccini individuasse in suo figlio Piero il riferimento politico per il Mezzogiorno. Così non è non potrà essere considerato che più del “numero due” il numero uno non ha altro da offrire. Ma se Atene piange, Sparta non ride: anche tra gli antideluchiani che sostengono il politco emiliano l’investitura della Picierno non piace affatto. E ancora una volta nessuna sorpresa: per Gennaro Oliviero, presidente del Consiglio Regionale e “bonacciniano” della prima ora, la Picierno sortisce lo stesso effetto del colore rosso per il toro. Si dice persino che avrebbe chiesto al suo alleato – l’ex deputato sannita Umberto Del Basso De Caro (che pure con la Picierno non ha precedenti favorevoli) – di intercedere con Graziano Delrio per convincere Bonaccini a cambiare idea. Tentativo fallito, se fosse vero. “Pina Picierno è una donna da combattimento come lo sono io. Per un tandem in grado di pedalare forte su ogni percorso, anche i più duri. Come tutta la squadra che stiamo definendo insieme” – le parole con cui a Roma, questo pomeriggio, Stefano Bonaccini ha presentato la sua compagna di avventura. E pazienza se a qualcuno, tra i suoi sostenitori, saranno fischiate le orecchie per il fastidio.