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Capua (Ce) – In nome della sua patrona Sant’Agata, la città di Capua premia la ricercatrice Chiara Di Malta, la sua giovane cittadina che un anno fa meritò i riflettori internazionali della cronaca per i risultati straordinari conseguiti nella ricerca scientifica contro il cancro. Perché fu proprio da una sua intuizione che prese il via il lavoro certosino durato tre anni che porto nei mesi scorsi alla scoperta del meccanismo biologico che fa crescere le cellule tumorali e al sistema per bloccarloUn lavoro di squadra che la Di Malta ha portato avanti insieme al gruppo di ricerca del professore Andrea Ballabio, direttore dell’Istituto Telethon di Genetica e Medicina (TIGEM)  di Napoli e ordinario di genetica medica dell’Università Federico II di Napoli.

Finanziato dalla Fondazione Telethon e con il  contributo dell’Associazione Italiana per la Ricerca contro il Cancro, il progetto vide anche la collaborazione del gruppo di lavoro del professore Pellicci  dell’Istituto Oncologico Europeo di Milano. E mentre le ricerche contro il cancro continuano, Chiara Di Malta arriverà a Capua lunedì prossimo, 5 febbraio alle 11.30, per ricevere dalle mani del sindaco della città Eduardo Centore il premio Sant’Agata 2018 per i meriti acquisiti nella ricerca scientifica. Oltre alla onorificenza, alla ricercatrice capuana sarà consegnata una statuetta raffigurante la Santa Patrona di Capua ricoperta di foglie d’oro e argento, opera realizzata dall’artista Anna Maria Ferrara

Ad entrare nel dettaglio delle motivazioni è il fondatore del premio Camillo Ferrara, capuano doc che nel 2011 istituì il premio insieme all’ex sindaco della città Carmine Antropoli“Divenuto operativo nel 2012 – spiega Ferrara – il premio celebra Sant’Agata, patrona della città onorando da sette edizioni cittadini capuani, o di origine capuana, che si sono distinti per meriti e percorsi professionali pregevoli. E la prima edizione premiò proprio l’attuale sindaco di Capua Edoardo Centore, per la straordinaria e prestigiosa carriera nell’arma dei Carabinieri”.

Chiara Di Malta è la prima donna capuana premiata. I suoi predecessori, oltre al Generale di Corpo D’Armata dei carabinieri Eduardo Centore, sono stati Gianni Rotondo direttore della Gazzetta del Mezzogiorno di Bari, Antonio Citarella chirurgo primario all’Ospedale di Caserta e presidente dell’associazione “Ferdinando Palasciano”, Franco Fierro attivista sul fronte della “capuanità” tra passato e futuro, Pompeo Pelagalli storico tra i sostenitori del riconoscimento della città come madre della lingua italiana in virtù del Placito Capuano, e Paolo Ianni ambasciatore italiano a New York.