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Marcianise (Ce) – I lavoratori dello stabilimento Jabil di Marcianise (Caserta) hanno tenuto questa mattina un presidio fuori alla prefettura di Caserta per chiedere un intervento tempestivo sulla vertenza che li vede contrapposti da mesi all’azienda, che ha annunciato 350 esuberi su un totale di 700 addetti del sito marcianisano. “Il tempo sta per scadere – ha detto il delegato Fim-Cisl Pino Scalavisto che il 23 marzo prossimo scadrà la cassa integrazione e l’azienda farà presumibilmente partire le lettere di licenziamento per gli oltre 270 lavoratori che non hanno accettato l’esodo volontario incentivato“. Settantotto lavoratori sono già fuoriusciti dalla Jabil nei mesi scorsi, quindi gli esuberi da effettuare non sono più 350, ma 272. Questa mattina i lavoratori, dopo il presidio davanti alla Prefettura, sono tornati in azienda dove si sono messi in sciopero; l’astensione dal lavoro proseguirà ad oltranza fino al 23 marzo prossimo. Al prefetto i sindacalisti hanno chiesto di accelerare la convocazione dell’incontro al Mise, che dovrebbe chiarire definitivamente la sorte dei lavoratori. E’ probabile che, a causa dell’emergenza Coronavirus, i lavoratori non potranno andare a Roma a manifestare fuori al ministero, come accaduto negli altri incontri. “Abbiamo chiesto di poter assistere in video-conferenza” dice Scala.