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Caserta – E’ stato assolto in appello dall’accusa di tentata induzione indebita l’ex presidente del Consiglio Regionale della Campania Paolo Romano, residente a Capua (Caserta), che in primo grado era stato condannato ad un anno dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Romano era finito sotto processo, con l’accusa di aver fatto pressioni indebite per alcune nomine sull’ex manager dell’Asl di Caserta Paolo Menduni, che lo denunciò alla Procura. Per questi fatti Romano, nel maggio 2014, fu arrestato dai finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Caserta e posto ai domiciliari per alcuni giorni. Per la Procura allora diretta da Corrado Lembo, il politico casertano abusò della sua carica in Regione, contattando più volte Menduni e minacciandolo – a dire degli inquirenti – anche attraverso articoli di stampa, ispezioni e controlli della Regione Campania presso l’Asl, qualora non avesse accolto le sue richieste relative alla nomina del direttore del distretto sanitario di Capua, suo feudo elettorale. L’anno dopo l’arresto, alle elezioni regionali del 2015 poi vinte da De Luca, nonostante l’indagine, Romano si candidò nel Nuovo Centro Destra (Ncd) ma non fu eletto. Nell’inchiesta furono coinvolti anche l’ex consigliere regionale Eduardo Giordano e l’avvocato Francesco Pecorario, entrambi assolti in primo grado, così come un giornalista casertano. Solo Romano – difeso da Nicola Garofalo e Giuseppe Stellato – era stato condannato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere; la Corte d’Appello di Napoli lo ha invece assolto perché “il fatto non sussiste”.