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Caserta – Un intero patrimonio costituito da quattro società, complessi immobiliari, terreni, ville, conti correnti, autovetture, è stato dissequestrato dal Tribunale del Riesame di Napoli all’imprenditore di Cesa (Caserta) Domenico Massaro. I beni erano stati sequestrati a Massaro e alla moglie lo scorso 12 luglio nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli, condotta dal Guardia Di Finanza di Napoli e Bologna, e relativa ad un gruppo criminale attivo in diversi settori illeciti, primi fra tutti quello degli investimenti immobiliari e quello delle truffe alle assicurazioni, con base prevalente in Campania e operante in altre regioni, tra cui Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Umbria, Sardegna e Lombardia. Dall’inchiesta è emerso che l’organizzazione aveva legami con diversi clan camorristici, come i Mallardo, i Di Lauro, gli Scissionisti, i Puca, i Verde e i Perfetto. In totale il Gip del Tribunale di Napoli aveva ordinato l’arresto di 16 persone (12 finite in carcere e 4 ai domiciliari) e il sequestro preventivo di 1.177 immobili, 211 veicoli, 59 società, 400 rapporti bancari, per un valore nominale complessivo di circa 700 milioni di euro. Agli indagati eraqno contestati l’associazione mafiosa, l’usura, il riciclaggio, e l’intestazione fittizia di beni. Per la Dda Massaro (difeso da Enzo Guida e Antonio Morra) era un prestanome di un esponente di spicco della camorra napoletana, Antimo Morlando; in altri processi però, la stessa Dda di Napoli ha indicato Massaro come vittima di estorsione dei clan.