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A.A.A. SEDE "CASERTA WELFARE" CERCASI

A.A.A. SEDE "CASERTA WELFARE" CERCASIIeri sera al Tgr Rai Campania, il Sindaco Carlo Marino ha dichiarato, in risposta alla nostra richiesta di uno spazio dove svolgere le attività:"Ci rendiamo sin da ora disponibili ad accoglierli nella nostra rete, nella nostra sede di Caserta Welfare".Lanciamo quindi una richiesta di aiuto a tutti i cittadini: qualcuno ha visto in giro la sede di Caserta Welfare?! Noi no!Caserta Welfare è una iniziativa del Comune di Caserta nata durante l'epidemia, che vede anche noi coinvolti….ma che non ha alcuna sede! Da molto tempo, sentiamo promesse sull'apertura e l'affidamento di spazi pubblici vuoti, ma ora si raggiungono livelli nuovi: si promette una sede che non esiste!Siamo sconcertati: pensiamo che le associazioni e i cittadini meritino maggiore rispetto e più concretezza, risposte precise ai bisogni della città.Il bisogno di uno SPAZIO dove realizzare attività di assistenza, mutuo aiuto, sostegno. Attività gratuite, di qualità, sicure perché svolte in luoghi ampi, sufficienti a rispondere alle domande di aiuto che arrivano. Qui il video completo del servizio di ieri: shorturl.at/kGL16Per sostenere la nostra richiesta "Una sede per la solidarietà" firma e diffondi la petizione: https://www.change.org/p/diamo-spazio-alla-solidarieta#casertasolidale

Publiée par Caserta solidale sur Jeudi 14 mai 2020

Caserta – Dopo lo sfratto dato all’associazione Caserta Solidale che stava utilizzando la piccola stanza del Piedibus all’interno dell’ex caserma Sacchi per aiutare i cittadini in difficoltà a compilare le domande per il bonus disabilità, il sindaco Carlo Marino ha dichiarato al TG R Rai Campania: “Ci rendiamo sin da ora disponibili ad accoglierli nella nostra rete, nella nostra sede di Caserta Welfare“.
Il paradosso è che Caserta Welfare, iniziativa del Comune nata durante l’epidemia e che vede anche i volontari di Caserta Solidale coinvolti, non ha alcuna sede!
Da molto tempo – dichiarano gli attivisti dell’associazione – sentiamo promesse sull’apertura e l’affidamento di spazi pubblici vuoti, ma ora si raggiungono livelli nuovi: si promette una sede che non esiste. Siamo sconcertati: pensiamo che le associazioni e i cittadini meritino maggiore rispetto e più concretezza, risposte precise ai bisogni della città.
Il bisogno di uno spazio dove realizzare attività di assistenza, mutuo aiuto, sostegno. Attività gratuite, di qualità, sicure perché svolte in luoghi ampi, sufficienti a rispondere alle domande di aiuto che arrivano“.